I mercati chiedono, Francoforte non risponde. La decisione tanto attesa non è arrivata: il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha mantenuto invariati i tassi d’interesse nell’eurozona. Il tasso di rifinanziamento principale rimane così dall’1%, comunque il minimo storico. La notizia è stata diffusa dal sito internet dell’istituto centrale.
La maggior parte degli analisti non si aspettava che la Bce avrebbe ridotto il costo del denaro nell’eurozona già da oggi. Rimane comunque possibile che la decisione arrivi dalla riunione del direttorio in calendario per il mese prossimo.
Le Borse invece ci credevano eccome: per tutta la mattina i listini europei hanno messo a segno forti guadagni proprio nella speranza che dall’Eurotower arrivassero buone notizie per le banche. A Milano il Ftse Mib ha viaggiato a lungo in rialzo di oltre due punti.
Sia il Fondo monetario Internazionale sia l’Ocse avevano suggerito all’istituto di Francoforte di tagliare i tassi. Le precedenti revisioni risalgono allo scorso autunno. Il 3 novembre, a circa 72 ore dalla nomina ufficiale alla presidenza della Bce, Mario Draghi aveva annunciato a sorpresa una riduzione del costo del denaro dall’1,50% all’1,25%. Il calo successivo fino a quota 1% era arrivato invece l’8 dicembre.