A gennaio il Purchasing manager index manifatturiero nell’Eurozona (elaborato dal centro studi Markit Economics) è risalito a 48,8 punti (le previsioni erano sui 48,7 punti), dai 46,9 punti del mese precedente, raggiungendo il valore più elevato da cinque mesi, ma rimanendo comunque al di sotto della fatidica soglia dei 50, che segna la linea di demarcazione tra un economia in espansione e una in contrazione.
Andando nel dettaglio, la crescita di Germania (da 48,4 a 51, quindi in espansione) e Austria e il forte calo della contrazione registrato in Spagna e soprattutto in Italia (da 44,6 a 46,8, valore più elevato negli ultimi 4 mesi) hanno più che compensato il calo dell’indice avvenuto in Francia (da 48,9 a 48,5) e Irlanda e il crollo della Grecia (a 41), determinando quindi la crescita generale. Positivi anche i segnali dalla Cina, in cui, secondo un indice elaborato dalle autorità, il Pmi segnerebbe una lieve risalita (da 50,3 a 50,5).