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Eurozona, indice Pmi ancora in calo ad agosto

Nei 17 Paesi della zona Euro l’attività delle imprese continua a diminuire: il Pmi manifatturiero si è attestato nuovamente sotto la soglia dei 50 punti ad agosto – In recessione anche i servizi in Germania, con un inaspettato calo dell’indice a 48,3 punti – Anche in Cina pesa la crisi: l’industria ha registrato la contrazione maggiore degli ultimi nove mesi

Eurozona, indice Pmi ancora in calo ad agosto

EUOROZONA – Le imprese della zona euro continuano ad essere affaticate. Secondo i dati preliminari del Purchasing Manufacturing Index (Pmi) di luglio, si tratta della settima contrazione mensile consecutiva per le imprese dell’area euro. L’indice Pmi manifatturieto calcolato da Markit ha registrato un lieve incremento a 46,6 punti rispetto ai 46,5 di luglio, e decisamente migliore delle stime di 44,2. Ma la soglia dei 50 punti indica la differenza tra crescita e calo dell’attività e per alla zona  Euro mancano ancora molti punti per invertire la rotta. L’indice relativo al settore dei servizi è calato a 47,5 punti rispetto ai 47,9 di luglio e sotto le stime di 47,8.

GERMANIA – E’ stata decisamente inaspettata la contrazione dell’indice Pmi dei servizi in Germania, calato a 48,3 punti da 50,3 passando così da crescita a recessione. Sempre ad agosto l’indice manifatturiero si è attestato a 45,1 punti, in contrazione per il sesto mese di fila. 

CINA – Il settore industriale del gigante asiatico ha registrato in agosto la contrazione più ampia degli ultimi nove mesi. La stima flash dell’indice Pmi-Hsbc manifatturiero ha registrato il minimo da novembre diminuendo a 47,8 punti dai 49,3 di luglio: un dato che rafforza le aspettative di nuove misure di stimolo economico da parte delle autorità cinesi. Le cause di questa flessione sono un calo degli ordini, ai minimi dal dicembre 2008 e di un aumento delle scorte “ai massimi mai registrati”. 

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