Il deficit commerciale dell’Eurozona a gennaio si è attestato a quota 3,9 miliardi, in miglioramento rispetto al disavanzo di 9,1 miliardi registrato nel gennaio del 2012. A rilevarlo è Eurostat. A dicembre la bilancia commerciale aveva fatto segnare, invece, un surplus di 10,8 miliardi contro gli 8 miliardi del dicembre precedente. A gennaio le importazioni nell’Eurozona sono aumentate del 3,1% su base mensile, mentre le esportazioni sono cresciute del 2%.
Considerando, invece, l’intera Unione europea, la bilancia commerciale indica nel mese di gennaio un deficit di 16,5 miliardi contro i 24,9 miliardi dello stesso mese del 2012. A dicembre si era registrato, invece, un disavanzo di 1,1 miliardi.
A gennaio, nel confronto con dicembre, le esportazioni sono aumentate del 2,9% e le importazioni dell’1,3% A crescere, nel corso del 2012, è stato soprattutto il deficit per l’energia, passato da 388,2 miliardi a 422,5, bilanciato dall’aumento del surplus per i beni manifatturieri: 365,2 mld contro 260,3 mld.
Aumenti consistenti si registrano nelle esportazioni in Corea del Sud (+16%), Russia (+14%) e Giappone (+13%) mentre crescono le importazioni da Svizzera (+12%), Usa, Russia e Norvegia (+7%). E’ aumentato il surplus con gli Usa (85,9 mld nel 2012 contro 72,2 mld nel 2011) e la Turchia (27,3 mld contro 24,9 mld), mentre è calato il deficit rispetto a Cina e Giappone.
Tra i Paesi dell’Ue, a registrare l’avanzo maggiore è la Germania (186,7 mld nel 2012), seguita da Olanda (50,5 mld), Irlanda (42,3 mld), Repubblica Ceca (12,3 mld) e Italia (11,1 mld). Il deficit più ampio, invece, è quello fatto segnare dal Regno Unito, a quota 164,3 mld.