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Eurozona, Bce: migliorano attese su disoccupazione e Pil

Calano le stime sull’inflazione dell’Eurozona, mentre le previsioni su Pil e disoccupazione migliorano. E’ quanto emerge dall’indagine trimestrale condotta dalla Bce presso analisti ed economisti di imprese, banche e istituzioni private. La rilevazione è stata pubblicata oggi nel bollettino mensile dell’istituto centrale. 

Le nuovo attese sull’inflazione parlano di un +1,4% nel 2013, +1,5% nel 2014 e +1,6% nel 2015. I dati di 2013 e 2015 sono di 0,1 punti inferiori a quelli di tre mesi fa, mentre la stima sul 2014 è in variata.

Quanto al Pil, si prevede un calo dello 0,4% nel 2013, cui dovrebbero seguire un +1% nel 2014. Il dato 2013 è di 0,2 punti migliore rispetto alle stime di tre mesi fa, mentre quello sul 2014 migliora dello 0,1%. 

Infine, il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 12,1% quest’anno e nel 2014, mentre nel 2015 dovrebbe calare all’11,6%. I dati sono inferiori rispettivamente di 0,2, 0,3 e 0,2 punti percentuali rispetto all’ultima indagine.

Sempre sul fronte del lavoro, la Bce rileva però che nel secondo trimestre 2013 il numero degli occupati è diminuito dello 0,1% sul periodo precedente, segnando l’ottava flessione trimestrale consecutiva. Il tasso di disoccupazione, in aumento sin dalla prima metà del 2011, si è attestato al 12,2%, invariato rispetto ad agosto, al livello più elevato dall’inizio delle rilevazioni, nel 1995. Gli indicatori delle indagini sono quindi migliorati, ma prefigurano comunque un’ulteriore perdita di posti di lavoro sia nell’industria sia nei servizi nel terzo trimestre del 2013 e all’inizio del quarto trimestre.

Intanto, secondo le stime preliminari di Eurostat, nel terzo trimestre del 2013 il Pil dell’Eurozona ha registrato un incremento dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti, a fronte del +0,3%fatto segnare fra aprile e giugno. Su base annua, invece, la contrazione si attenua al -0,4%, dal -0,6% del secondo trimestre. Il dato sulla crescita congiunturale è in linea con le attese medie degli analisti, quello sulla variazione annua è invece lievemente più basso. 

Allargando lo sguardo all’intera Unione europea a 28, il Pil ha registrato un +0,2% rispetto al periodo immediatamente precedente, a fronte del +0,3% del secondo trimestre. Nel confronto su anno, invece, la dinamica è tornata positiva: +0,1%, contro il -0,2% del secondo trimestre.

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