Mario Draghi lascia invariato il costo del denaro. Il consiglio direttivo della Bce ha infatti deciso nella riunione di oggi di lasciare i tassi di interesse all’1%. Rimane all’1,75% il tasso marginale e allo 0,25% quello sui depositi. La decisione era attesa dal mercato ma le Borse migliorano comunque il passo e Milano si riporta in positivo.
Intanto l’inflazione media dell’Unione a 17 si mantiene al di sopra dei valori obiettivo della stessa Bce. A gennaio la crescita annua dei prezzi al consumo è risultata stabile al 2,7%. Un quadro di insieme che potrebbe aver favorito il mantenimento di una posizione attendista della Bce sul costo del danaro, che è il principale strumento di contrasto all’inflazione ma che al tempo stesso più è elevato, più tende a frenare l’attività economica.