Aumenta il surplus commerciale dell’Eurozona. Stando ad Eurostat, infatti, nel mese di aprile l’avanzo nel commercio dei beni nell’unione valutaria è stato di 14,9 miliardi di euro, contro i 3,3 miliardi dello stesso mese dello scorso anno, mentre nel mese di marzo il saldo è stato attivo per 22,5 miliardi. Considerando, invece, l’Europa a 27 stati, il surplus di aprile si è attestato a 9,2 miliardi contro un passivo da 13,4 miliardi.
Guardando al primo trimestre del 2013, il deficit nell’interscambio energetico è sceso a 96,2 miliardi rispetto ai 111,1 dello stesso periodo del 2012, mentre il surplus per i beni manufatti è cresciuto fino a 91,1 miliardi. In calo le importazioni dai principali partner, esclusa la Turchia (+3%). Per quanto riguarda le esportazioni, l’aumento maggiore è quello verso la Svizzera, +19%, mentre crollano quelle verso l’India (+11%).
Nel primo trimestre, il maggiore avanzo positivo tra gli Stati membri è stato quello registrato in Germania, a quota 49,3 miliardi di euro. A seguire Paesi Bassi e Irlando, mentre il risultato dell’Italia è stato positivo per 2,7 miliardi, contro un passivo da 4 miliardi nello stesso periodo del 2012. Il deficit più pesante, invece, è quello registrato dal Regno Unito (-24,1 miliardi), seguito dalla Francia a -20,1 miliardi.
Un’altra rilevazione pubblicata da Eurostat è quella sui costi orari del lavoro nell’Eurozona, aumentati dell’1,6% su base annua nel corso del primo trimestre, dopo la crescita dell’1,3% del quarto trimestre del 2012. Guardando all’Europa a 27 Stati, l’aumento si è attestato all’1,9% su base annua.