Il rapporto deficit-Pil nel 2010 nell’Unione a 27 e’ sceso dal 6,9 al 6,6% e nell’area euro dal 6,4 al 6,2%. Lo rende noto l’Eurostat che ha pubblicato la seconda stima dei dati sul deficit e sul debito per il 2010. Il rapporto debito-Pil e’ salito, invece, dal 79,8 all’85,4% nell’Eurozona e dal 74,7 all’80,2% nell’Unione a 27.
Nel 2010 i maggiori deficit in rapporto al Pil sono stati registrati in Irlanda (-31,3%), Grecia (-10,6%), Regno Unito (-10,3%), Portogallo (-9,8%), Spagna (-9,3%), Lettonia (-8,3%), Polonia (-7,8%), Slovacchia (-7,7%), Francia (-7,1%), Lituania (-7%) e Romania (-6,9%).
I minori disavanzi si sono registrati invece in Lussemburgo (-1,1%), Finlandia (-2,5%) e Danimarca (-2,6%). Estonia e Svezia hanno registrato entrambe un leggero avanzo. Quanto al rapporto debito/Pil i tassi piu’ bassi alla fine del 2010 risultano in Estonia (6,7%), Bulgaria (16,3%), Lussemburgo (19,1%), Romania (31%), Repubblica Ceca (37,6%), Lituania (38%), Slovenia (38,8%) e Svezia (39,7%).
Quattordici stati membri lo scorso anno avevano un debito superiore al 60% del Pil: Grecia (144,9%), Italia (118,4%), Belgio (96,2%), Irlanda (94,9%), Portogallo (93,3%), Germania (83,2%), Francia (82,3%), Ungheria (81,3%), Regno Unito (79,9%) Austria (71,8%), Malta (69%), Paesi Bassi (62,9%), Cipro (61,5%) e Spagna (61%).