L’Italia è il solo grande paese dell’Eurozona e della Ue in crescita negativa nel primo trimestre 2014. E’ quanto si rileva dai dati pubblicati oggi da Eurostat. Nei primi tre mesi dell’anno il pil sarà negativo: -0,1% dopo +0,1% nell’ultimo trimestre 2013; rispetto a un anno prima -0,5% dopo -0,9%.
Il pil tedesco aumenta invece dello 0,8% rispetto al quarto trimestre 2013 (+2,3% rispetto all’anno precedente), il pil francese segna un +0,8%, il pil spagnolo +0,4%, il pil britannico +0,8% (+3,1% rispetto all’anno precedente). Crescita negativa anche in Portogallo (-0,7% rispetto al quarto trimestre 2013), Olanda -1,4%, Finlandia -0,4%, Slovenia -0,3%, Estonia -1,2%, Cipro 0,7%.
“Dobbiamo continuare con le riforme strutturali, poi c’è anche il problema del debito. La via maestra per abbattere il debito in condizioni di stabilità è la crescita”. Sono le parole del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che ha sottolineato come “l’Italia abbia fatto e continui a fare i compiti a casa sulla finanza pubblica, tanto che nel 2011-2013 il valore delle manovre cumulate è stato di 67 miliardi”.
Padoan ha anche segnalato che i conti pubblici italiani sono “molto più sostenibili di tanti altri Paesi”.