A dicembre l’indice dei prezzi di produzione industriale ha segnato un lievissimo calo dello 0,2% rispetto a novembre 2011, un dato riscontrato sia nell’Eurozona che nell’intera Unione europea. Lo rileva l’Eurostat, che oggi rende noti i dati. Il dato di dicembre va di fatto ad annulare quello di novembre: l’istituto europeo di statistica sottolinea infatti che se nell’ultimo mese del 2011 si è registrato un -0,2%, il mese precedente aveva fatto segnare un +0,2% nell’Europa a 17 e un +0,4% nell’Europa a 27.
A trainare verso il basso i costi di produzione è stata la ‘bolletta’: a dicembre le maggiori flessioni si sono avute infatti nell’energia (-0,4% nell’Eurozona e -0,6% in Ue). Calo dell’indice del costo di produzione industriale nella media generale per i beni intermedi (-0,2% in entrambe le aree), nessuna variazione per i beni capitali e per i beni di consumo durevoli (saldo 0 in entrambe le aree).
A livello paese a dicembre la maggiore riduzione dei prezzi di produzione industriale si è avuta Danimarca (-1,2%), seguita da Svezia (-0,8%) e Norvegia (-0,6%), tutti paesi non aderenti all’Euro. Cali oltre le medie europee anche per Paesi Bassi (-0,5%) e Germania e Slovacchia (-0,4% per entrambi i paesi), leggero aumento in Italia (+0,1%), Irlanda (+0,3%) e Romania (+0,5%).