Non c’è pace per Super Mario. I guai di Balotelli si accumulano dentro e fuori dal campo, ma per il momento l’attaccante della nazionale resiste. Insolitamente zen. L’ultima disavventura è legata a un sospetto: sembra che durante Spagna-Italia, partita d’esordio degli Europei, qualche tifoso dagli spalti si sia prodotto nei soliti, imperdonabili ululati razzisti. Mario non li ha sentiti, ma alcuni giornalisti inglesi appostati a bordocampo non hanno avuto dubbi. E la notizia è comparsa sui quotidiani d’oltremanica. Una prova sufficiente perché Sua Maestà Uefa decidesse di aprire un’inchiesta. “Non ci sono comunque procedimenti disciplinari aperti in questo momento”, precisano dal Palazzo.
Super Mario, alla vigilia del torneo, aveva minacciato di abbandonare il campo se avesse sentito cori razzisti provenire dalle tribune. Una presa di posizione che aveva fatto storcere il naso a Michel Platini, presidente dell’Uefa: “Spetterà all’arbitro interrompere la partita. Se il giocatore lascerà il campo senza il consenso del direttore di gara verrà sanzionato come da regolamento”.
Intanto però, razzismi a parte, Mario deve fare i conti anche con il campo, dove rischia seriamente di perdere la maglia da titolare. Per il secondo appuntamento in calendario, quello con la Croazia, il ct azzurro Cesare Prandelli sta pensando di schierare Totò Di Natale dal primo minuto.
Sul bomber del City pesa la prestazione sottotono nella partita con la Spagna. L’incredibile palla gol sciupata da Balotelli – che trotterellando svogliatamente verso Casillas ha permesso a Sergio Ramos di recuperare – gli è già costata la sostituzione nel primo incontro con l’idolo di Udine. Il bel gol di Totò, segnato a pochi minuti dall’ingresso in campo, ha fatto il resto.