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Europei, stasera Germania-Grecia: più di una partita di calcio, è il derby dello spread

E’ il testacoda dell’eurozona: il Paese più ricco (e migliore anche calcisticamente) contro i disperati greci, che rischiano l’eliminazione dagli Europei e… dall’Europa – Attesa in tribuna Angela Merkel, che ha anticipato i suoi impegni romani per volare a Danzica, dove incontrerà per la prima volta il neoeletto premier ellenico Antonis Samaras.

Europei, stasera Germania-Grecia: più di una partita di calcio, è il derby dello spread

L’hanno già soprannominato il derby dello spread. E’ il testacoda dell’eurozona: la ricca e virtuosa Germania contro il Paese che attraversa il periodo più brutto della sua gloriosa storia, la Grecia, il cui differenziale con i titoli di Stato tedeschi è drammaticamente il più alto di tutto il continente, con oltre 2.500 punti base.

Berlino contro Atene, Merkel contro Samaras, Aristotele contro Nietzsche, Schweinsteiger contro Karagounis. Quando calcio ed economia si incrociano, scaricando tutte le tensioni degli ultimi mesi nei 90 minuti in programma stasera a Danzica, in Polonia, nella partita che vale l’accesso alle semifinali dei campionati Europei.

La potente Germania, oltre che comandare nei palazzi della politica, è stra-favorita anche sul rettangolo verde, ma stasera avrà contro il tifo di mezza Europa. Non si è ben capito se per insofferenza nei confronti della rigida Cancelliera o per una sana simpatia verso un popolo messo alle strette dalla crisi e che può trovare nello sport un’agognata rivincita, fatto sta che ai tifosi europei sembra proprio piacere l’idea che stasera la classe operaia possa andare finalmente in paradiso.

Sicuramente è così in Italia, dove la solidarietà nei confronti degli ellenici è rafforzata da una situazione non esageratamente migliore, anche se l’eventuale (e pronosticata) eliminazione degli uomini di Fernando Santos aprirebbe agli azzurri, se a loro volta vittoriosi dell’ostica Inghilterra, le porte di un’altrettanto suggestiva “vendetta”. Già, perché in questo Europeo la Germania è minacciosamente accerchiata dai Pigs: in semifinale potrebbe appunto trovare l’Italia mentre dall’altra parte del tabellone arrivano come treni Spagna e Portogallo, anche loro assetate di rivalsa nei confronti di Berlino.

A testimoniare l’importanza – forse non soltanto simbolica – dell’evento c’è anche la presenza annunciata in tribuna di Angela Merkel. La Cancelliera meno amata dagli europei ha addirittura chiesto e ottenuto di anticipare il vertice di Roma con Monti, Hollande e Rajoy per volare in tempo a Danzica, dove probabilmente incontrerà per la prima volta il neoeletto primo ministro greco Antonis Samaras, anche lui atteso allo stadio.

Tensione alle stelle, dunque, almeno fino al termine della partita, il cui epilogo farà in ogni caso discutere: se a spuntarla sarà la Germania, sarà l’ennesima dimostrazione di forza anche nel calcio, mentre se ce la dovessero fare i biancoblu, partiti per questa manifestazione con lo sfavore del pronostico e con ben altri problemi per la testa, sarà la prova, forse effimera ma tuttavia credibile, che il valore dello sport può andare oltre i risultati del campo. Può dare speranza e ottimismo, può restituire gioia e orgoglio a un popolo a pezzi, oltre che far “shignazzare” mezzo continente in attesa del capitombolo teutonico. “E’ solo un giorno dedicato allo sport”, ha fatto sapere il portavoce del governo tedesco, nel tentativo di stemperare la tensione. Ma ne è proprio così sicuro?

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