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Europei di nuoto, la migliore nazionale di sempre con i migliori risultati. Qual è il segreto?

Al Foro Italico i nuotatori azzurri impegnati nelle gare dei Campionati Europei di nuoto esaltano il pubblico presente sugli spalti e conquistano medaglie a ripetizione. È la nazionale migliore di sempre con i risultati che parlano da soli, ma qual è il motivo di questo exploit? Facciamo alcune ipotesi

Europei di nuoto, la migliore nazionale di sempre con i migliori risultati. Qual è il segreto?

Sarebbe bastata la certezza di avere nuove leve per traghettare l’Italnuoto nel dopo-Pellegrini per potersi ritenere soddisfatti e/o fortunati. Invece, in questi ultimi anni, sono nate altre stelle che sono tuttora impazienti di brillare nel firmamento dei migliori atleti del Mondo. Il nostro medagliere provvisorio, durante questi Campionati Europei, è già da record. E le gare non sono ancora finite. Nell’ultima edizione eravamo arrivati a prendere 10 ori e un totale di 44 medaglie, ed era il massimo che la nazionale di nuoto italiana era mai riuscita ad ottenere. Oggi invece siamo a quota 14 ori e 34 medaglie totali, ma siamo solo a metà dei Campionati. Mancano all’appello quasi tutte le gare dei tuffi (compresi quelli dalle grandi altezze) e del nuoto in acque libere.

Come siamo arrivati ad avere tutti questi campioni, alcuni passati dai gradini più bassi del podio a quello più alto, altri che si sono confermati al primo posto e altri ancora che non avevano mai pensato di arrivare ad un traguardo così eccezionale? Merito dei nuotatori nati dopo il Duemila (ben nove)? Insomma, semplicemente un baby-boom? Non sappiamo se è tutto merito loro o di chi – su di loro – ha fatto coraggiosamente la propria scommessa. Il CT Cesare Butini – solo per fare un esempio – adotta da tempo una strategia che non è alla portata di tutte le Federazioni, cioè quella di convocare le giovani promesse per un precoce bagno di esperienza internazionale. Di fatto, i risultati gli hanno dato ragione. Per il resto, ci sono alcune considerazioni che possono esser fatte anche dall’esterno, osservando dati e statistiche.

C’è una premessa che però non può mancare in questa analisi e cioè il ricordo e la valorizzazione dei sacrifici fatti dallo sport durante il periodo del Covid, soprattutto per quanto riguarda le piscine e quindi il nuoto. Impianti completamente chiusi e atleti costretti allo stop, anche quando altre discipline avevano il permesso di far allenare i propri tesserati. La nazionale di nuoto si è presentata ai nastri di partenza con nove medagliati olimpici, dieci campioni del mondo e undici europei. Primati quasi tutti conquistati negli ultimi 2 anni di difficile gestione.

Le squadre più rappresentate tra i convocati ai Campionati Europei di Nuoto 2022

Arriviamo al dunque: chi sono le squadre più rappresentate tra i convocati per questi Europei? Per molti non sarà una sorpresa, ma le squadre militari sono senz’altro quelle che meglio riescono a supportare i giovani nel periodo di massimo splendore. Si tratta di situazioni sicuramente di convenienza per un atleta che deve gestire gli allenamenti, lo studio o magari il lavoro. Una squadra militare ha le strutture e le finanze necessarie a garantire tutti gli aspetti organizzativi di un atleta agonista di un certo livello.

Fiamme Oro, Esercito, Fiamme Gialle, Carabinieri e Marina Militare sono – nell’ordine – le squadre militari da cui provengono la maggior parte degli atleti. Per quanto riguarda le squadre “civili”, la punta di diamante è sicuramente il Circolo Canottieri Aniene, seguita dall’Aurelia Nuoto (dalla quale proviene anche il CT Cesare Butini), quindi la Rari Nantes Savona e la Imolanuoto. I poli geografici del nuoto italiano sembrerebbero quindi tre: Roma, Savona e Imola. Le regioni più rappresentate sono il Lazio, il Veneto, la Liguria, il Piemonte, la Campania, la Toscana e la Lombardia.

Paradossalmente, c’è un po’ di Italia anche nell’Ucraina, seconda nel medagliere provvisorio degli Europei. Il nostro Paese, tramite la Federnuoto, aveva accolto lo scorso marzo a Ostia la nazionale ucraina di nuoto sincronizzato nel suo momento peggiore, quando le atlete erano state costrette a fuggire a causa della guerra. Il loro viaggio era stato lungo: il gruppo delle sincronette in fuga dalla guerra era partito da Leopoli, per poi arrivare a Budapest, dopo aver varcato il confine di Beregsurány.

Certo, non si può fare un’analisi di questo tipo senza contare il fatto che si gioca in casa e con l’indubbio vantaggio dell’esclusione della Russia dai Campionati mondiali ed europei. Si tratta dell’esclusione – decisa dalla F.I.N.A. (Federazione Mondiale del Nuoto) e dalla L.E.N. (Lega Europea di Nuoto) – di un colosso dello sport. Agli scorsi europei di nuoto era finita seconda nel medagliere con 9 ori, 5 argenti e 8 bronzi. Ma l’exploit dell’Italia, a guardare i tempi di tutti e il miglioramento dei record personali degli atleti, è un exploit di tutto il team, di tutta la grande famiglia della nazionale di nuoto che, tra le altre cose, ha dimostrato di aver trovato un affiatamento particolare che non si vedeva da tantissimo tempo tra i componenti della squadra.

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