Un solo giorno di pausa e di nuovo in campo, scatta oggi la seconda fase dell’Europeo di basket in corso in Slovenia. Nel pomeriggio la prima partita sarà tra Lettonia e Ucraina, seguita da Belgio-Serbia, mentre in serata la Francia, una delle pretendenti al titolo, se la vedrà contro l’ostica Lituania. L’Italia, protagonista fin qui di un torneo al di là di ogni più rosea previsione, scenderà in campo domani, nel difficile match pomeridiano contro i padroni di casa sloveni, decisi ad andare il più avanti possibile nella competizione davanti al proprio pubblico.
Gli azzurri, che due giorni fa hanno chiuso il primo girone cogliendo la quinta vittoria in altrettanti incontri, arrivata (senza Belinelli) al termine di una partita ininfluente contro una Svezia comunque volenterosa di chiudere bene la propria partecipazione, sono finiti nel gruppo forse più difficile, ma grazie alla formula del torneo partiranno da una posizione privilegiata. Infatti la squadra di Pianigiani, in questa seconda fase che prevede due gironi da sei squadre, con le rispettive prime 4 che accederanno ai quarti di finale, è capitata, oltre che con la Slovenia, con Spagna, Croazia, Finlandia e Grecia, ma grazie alle vittorie precedenti può guardare con fiducia al proseguo della manifestazione. Questo perché il regolamento stabilisce che le formazioni provenienti dallo stesso girone non debbano giocare un’ulteriore partita tra di loro, ma si tiene conto dei risultati degli scontri diretti nella prima fase, così l’Italia partirà già con 4 punti, la Finlandia con 3 (chi perde prende comunque un punto, per evitare che una squadra non si presenti) e la Grecia con 2, completano il raggruppamento la Spagna, la Slovenia e la Croazia, tutte appaiate a quota 3 punti, dopo essersi sconfitte a vicenda nel loro primo girone.
Gli azzurri si trovano con la strada spianata anche grazie alla Finlandia, che nell’ultima giornata ha battuto quella che doveva essere la nostra avversaria più tosta, la Grecia, in uno dei tanti risultati a sorpresa che ci ha regalato la prima settimana dell’Europeo, inguaiando non poco gli ellenici, anche se il fatto che la favorita Spagna non sia a punteggio pieno lascia aperti molti giochi. La nazionale allenata dall’ex coach di Cantù, il nostro Andrea Trinchieri, a questo punto dovrà recuperare, ma così facendo toglierà punti alle altre avversarie degli azzurri, se così non fosse sarebbe clamorosamente eliminata, cosa che a noi, guardando avanti, non dispiacerebbe.
Nell’altro girone troviamo invece la Francia di Tony Parker e la Serbia con 4 punti, Lituania e Ucraina con 3 punti, e Lettonia e Belgio a 2. Sulla carta sono arrivate a questo punto le dodici squadre migliori, a parte due potenze storiche come la Russia e la Turchia, deludentissime nel nostro girone, con la Lettonia che è uscita vincente dalla mischia dell’est ai danni di Montenegro, Macedonia e Bosnia. Da sottolineare anche lo storico passaggio del turno dell’Ucraina, passata con Francia e Belgio, che ha tolto un posto a Gran Bretagna, Israele e soprattutto Germania, però priva di Dirk Nowitzki.
Anche se adesso le partite diventeranno via via più dure, la prima settimana ci ha detto che nessuna squadra è imbattibile, ma c’è un grande equilibrio, dato anche dalle assenze in determinate squadre di alcuni big (e noi lo sappiamo bene), specialmente giocatori NBA (Pekovic, Kirilenko, Pachulia, Udrih, Turiaf, Mozgov, Kanter per dirne alcuni) nonostante il numero di “americani” impegnati in questo Europeo, sia addirittura 28, con i vari Vucevic, Dragic, Ilyasova, Casspi, Gortat, Asik, Turkoglu, Valanciunas, Teletovic e altri ancora. Poi ci sarebbe l’assurda questione dei vari naturalizzati (non si sa come…), ma meriterebbe un discorso a parte.
Quel che è certo è che le due grandi favorite restano la Spagna, detentrice del trofeo nelle due ultime edizioni (2009 e 2011) e la Francia, con la Grecia, come detto, quasi tagliata fuori. Gli iberici (dati a 2,50 per la vittoria finale, mentre i transalpini sono quotati a 5 e la nostra Nazionale è terza a 7 volte la posta) devono anche loro fare a meno di due stelle NBA come Pau Gasol e Serge Ibaka, ma possono fare affidamento su altri campioni d’oltreoceano come Ricky Rubio, Jose Calderon, Victor Claver e Marc Gasol, ormai arrivato ai livelli del fratello maggiore Pau. Tra i francesi pesa l’assenza del giocatore dei Chicago Bulls, Joakim Noah, ma anche qui possono contare su altri quattro “americani”, ovvero la stella Tony Parker, Boris Diaw, suo compagno a San Antonio, Nando de Colo e Nicolas Batum. La Spagna, a parte la sconfitta subita dalla Slovenia, ha strapazzato i suoi avversari, rifilando loro scarti siderali ben oltre i 20 punti, mentre la Francia si è fatta sorprendere solo all’esordio dalla Germania, entrambe hanno dimostrato di avere una qualità superiore alle altre, anche se squadre come Serbia, Lituania o i padroni di casa della Slovenia saranno ossi duri fino alla fine.