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Europei 2024: l’Italia comincia bene e batte l’Albania ma giovedì c’è la Spagna che fa paura (3 a 0 alla Croazia)

Avvio shock per la nostra Nazionale agli Europei: prende un gol al primo minuto ma poi rimonta e vince con gol di Bastoni e Barella. Giovedì il big match con la Spagna. Spalletti: “Sono contento a metà”

Europei 2024: l’Italia comincia bene e batte l’Albania ma giovedì c’è la Spagna che fa paura (3 a 0 alla Croazia)

Buona la prima! L’Europeo dell’Italia comincia con il piede giusto, ovvero con una vittoria sull’Albania (2-1, gol di Bastoni e Barella a ribaltare quello di Bajrami) che vale il secondo posto nel girone, in attesa dello scontro diretto con la Spagna di giovedì prossimo che potrebbe decretare il primo. Un successo contro le Furie Rosse, ieri devastanti contro la Croazia (3-0, reti di Morata, Fabian Ruiz e Carvajal), ci porterebbe agli ottavi con un turno d’anticipo, perfino da primi se la Croazia non riuscisse a battere l’Albania: calcoli da fare tra qualche giorno, ma resi possibili da quanto accaduto ieri, dove l’Italia ha vinto e convinto con un gran bel primo tempo e un secondo di pura gestione.

Italia – Albania 2-1: inizio shock per gli azzurri, poi ci pensano Bastoni e Barella

Vittoria doveva essere e vittoria è stata, nonostante l’inizio peggiore che potesse esserci. Pronti-via e l’Albania è già in vantaggio con Bajrami, ma il gol va quantomeno condiviso con Dimarco, autore di una rimessa laterale horror che manda in porta l’avversario. Il trequartista del Sassuolo entra nella storia degli Europei per la rete più veloce di sempre (23 secondi), ma il dato, per nostra fortuna, resta fine a sé stesso.

L’Italia, infatti, non si fa prendere dall’ansia e si getta nella metà campo albanese con la voglia di rimettere le cose a posto, trascinata dal nucleo interista (Dimarco a parte), da un Chiesa frizzante e da un Calafiori in formato Champions. Bastoni scaccia i fantasmi sfruttando un bell’assist di Pellegrini (11’), Barella completa la rimonta cinque minuti dopo con un gran destro che fredda Strakosha (18’). Il primo tempo azzurro, inizio a parte, è di alto livello e se il punteggio rimane fermo sul 2-1 è solo grazie al portiere albanese, decisivo sia su Frattesi (deviazione sul palo) che su Scamacca (stoppato da pochi passi), ma anche per l’imprecisione di Pellegrini, sprecone di testa nonostante l’ottima posizione. Il terzo gol sembra solo rimandato alla ripresa, invece l’Italia, dopo averlo sfiorato con Chiesa, perde brillantezza e abbassa pericolosamente il baricentro.

Spalletti aspetta il 77’ per fare i primi cambi (dentro Cristante e Cambiaso al posto di Pellegrini e Chiesa, poi Retegui, Darmian e Folorunsho per Scamacca, Dimarco e Barella), ma le mosse non cambiano l’inerzia del match, in bilico fino all’ultimo. E così, come spesso capita, un’Albania sin lì evanescente si trova la palla del pareggio al minuto 91, sventata da un ottimo (e fortunato) intervento di Donnarumma, decisivo su Manaj.

Da Dortmund, oltre al risultato, bisogna portarsi a casa la reazione del primo tempo, nel quale si è vista tanta qualità, mentre la gestione del secondo è quantomeno da rivedere: giovedì con la Spagna, infatti, l’asticella sarà decisamente più alta e il margine d’errore quasi a zero.

Spalletti soddisfatto a metà: “Siamo stati comodi anziché cattivi e tignosi”

“Si sono viste tante buone cose che però devono portare a qualcosa, altrimenti sono fini a sé stesse e non servono – l’analisi di Spalletti -. Non abbiamo colpito come potevamo, siamo stati un po’ comodi nel fare le cose invece di essere un Nazionale cattiva e tignosa. L’inizio è stato difficile, ma i ragazzi hanno avuto un modo di affrontare la situazione che mi è piaciuto molto, siamo una squadra che si divide le cose buone e meno buone in parti uguali. Quando siamo riusciti ad arrivare sulla trequarti, avevamo la possibilità di girare palla sul trequartista opposto, ma lì è mancata un po’ di cattiveria. Proveremo a fare sempre meglio, ma sono contento di quanto fatto vedere oggi anche se potevamo vincere meglio. Bisogna stare attenti perché la ‘bischerata’ ce l’abbiamo sempre in canna”.

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