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Europei 2024, Croazia-Italia ad alta tensione: dentro o fuori. Agli azzurri basta un pari ma è meglio non fare calcoli

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La notte del giudizio. Croazia-Italia deciderà se il nostro percorso europeo andrà avanti oppure si fermerà mestamente alla fase a gironi, anche se esiste pure la possibilità di rientrare tra le migliori terze: in quel caso, però, bisognerebbe aspettare fino a mercoledì per avere la classifica completa. La speranza, ovviamente, è di evitarci questo ulteriore carico di stress e guadagnarci il pass per gli ottavi da secondi, andando poi ad affrontare la Svizzera (qualificatasi ieri con l’1-1 contro la Germania) sabato prossimo, tanto più che per farlo ci basterebbe pure un pareggio, a prescindere dal risultato di Albania-Spagna.

Croazia – Italia (ore 21, Rai Uno e Sky)

Vigilia carica di tensione per gli azzurri, inevitabilmente segnata dalla sconfitta contro le Furie Rosse che ha fiaccato spirito e morale. Spalletti ha dovuto lavorare anzitutto sull’aspetto psicologico, perché il KO di Gelsenkirchen è stato ben più netto dell’1-0 finale: il rischio di uscire mortificati esiste e il CT deve trovare rimedi adeguati, tanto più che stasera si troverà di fronte un avversario molto insidioso. La Croazia sin qui ha deluso le aspettative, ma ha giocatori di grande caratura internazionale e giocherà senza fare calcoli di nessun tipo, il che la rende pericolosa come un animale ferito. L’Italia, invece, potrebbe passare anche col pareggio e questo rischia di condizionarne la prestazione, specialmente dopo la brutta prova con la Spagna.

In molti hanno puntato il dito contro Spalletti e le sue scelte tecnico-tattiche rivelatesi effettivamente sbagliate, per quanto il CT abbia dato la colpa anzitutto alla condizione fisica. Anche lui però sa che non si può ridurre tutto a questo, non a caso stasera cambierà sia gli uomini (sono attesi quattro cambi rispetto a giovedì) che il sistema di gioco (via il 4-2-3-1 per un 4-1-4-1 molto più conservativo). La sensazione è che il tecnico azzurro non abbia ancora trovato una quadratura e questo preoccupa parecchio, visto che il tempo degli esperimenti è decisamente finito. Detto ciò, urge una risposta da parte del gruppo e dei giocatori più rappresentativi: il blocco Inter, innanzitutto, ma anche Chiesa e Jorginho, trascinatori nella campagna europea di tre anni fa e oggi irriconoscibili. Spalletti, dopo aver provato la strada del gioco, è pronto a toccare altri tipi di corde, nella speranza che gli azzurri lo seguano e diano un senso a questo percorso.

Spalletti va avanti per la sua strada: “Il piano di gioco non cambia, fidatevi di questa Italia”

“Sarebbe un errore pensare che ci basti un pareggio con la Croazia – ha ammonito Spalletti -. Si possono fare dei cambi inserendo giocatori con caratteristiche diverse, ma il piano di gioco non cambia e vogliamo fare la partita. Io sono più tranquillo quando abbiamo la palla noi e più agitato quando ce l’hanno gli avversari. Sarà una gara in cui c’è la giusta pressione perché ha molta importanza dal punto di vista del risultato e coinvolge il sentimento di molte persone, va saputa gestire: dobbiamo fare il massimo, momento dopo momento, per essere in pace con la coscienza. È chiaro che la gara con la Spagna non mi è piaciuta, ne abbiamo parlato e l’abbiamo analizzata, mi aspetto che quella sconfitta ci abbia insegnato qualcosa. Cambieremo qualche attitudine di squadra, abbiamo bisogno di più certezze di continuità di gioco e di resilienza dentro la partita. Cercheremo di avere meno bellezza, ma più sostanza per non rischiare di finire in mano alla loro qualità, poi è chiaro che la gara la vogliamo fare ugualmente a metà campo e non davanti alla nostra area di rigore, altrimenti diventa rischioso”.

Bastoni non fa calcoli: “Vogliamo vincere per rifarci della batosta con la Spagna”

Paura è una parola che non mi piace accostare al calcio, le paure sono altre e riguardano cose ben più gravi – ha sottolineato Bastoni -. Abbiamo visto la Croazia, anche nella sconfitta contro la Spagna ha creato tante occasioni, per loro nutriamo grande rispetto, conosciamo tanti loro giocatori, sappiamo che esperienza hanno. La batosta presa ci ha lasciato tanto, ci ha unito di più: è facile quando si vince ma è quando si perde che deve uscire il valore del giocatore e dell’uomo. Giocare per il pareggio? Dal punto di vista mentale vogliamo andare in campo per vincere perché sarebbe importante dopo una batosta come quella contro la Spagna. Vogliamo imporre il nostro gioco come vuole Spalletti e come vogliamo anche noi, bisogna perfezionare i movimenti sbagliati contro la Spagna e cercare di giocare come vuole il mister”.

Dalic carica i suoi: “Siamo pronti per vincere contro l’Italia”

“Sappiamo bene qual è la nostra situazione: dobbiamo solo vincere per evitare di andare a casa troppo presto – ha confermato senza mezzi termini Dalic -. È quello che non vogliamo, e siamo pronti. Ogni partita è difficile, tutti sono in forma tranne Vida che non sarà a disposizione. Spalletti è un ottimo tecnico, gli faccio i complimenti per i suoi successi: l’Italia ha bisogno solo di un punto, cercheremo di non farglielo fare, di restare tranquilli e non cadere nel loro gioco, impedendogli di tenerlo in mano, di non cedere ad alcuna provocazione calcistica. Finora non abbiamo giocato al nostro livello, rispetto ai Mondiali in Qatar il problema è che prendiamo troppi gol, ne abbiamo subiti già cinque. È vero che abbiamo giocatori vecchi, ma non conta l’età anagrafica. Noi siamo pronti e concentrati sull’Italia, porteremo in campo con onore la maglia della nostra nazionale”.

Croazia – Italia, le formazioni

Rispetto a giovedì, come detto in precedenza, ci saranno novità sia negli uomini che nel sistema di gioco. Spalletti virerà su un 4-1-4-1 con Darmian, Cambiaso, Cristante e Retegui al posto di Dimarco (recuperato e dunque a disposizione), Frattesi, Pellegrini e Scamacca. Scelte ancor più forti per Dalic, che si giocherà la qualificazione senza due pezzi da novanta come Perisic e Brozovic, apparsi molto sottotono nelle prime due gare con Spagna e Albania e pronti a subentrare, eventualmente, a gara in corso.

Croazia (4-2-3-1): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Pongracic, Gvardiol; Kovacic, Modric; Mario Pasalic, Sucic, Kramaric; Petkovic

  • Allenatore: Dalic
  • In panchina: Vusic, Labrovic, Sosa, Perisic, Vida, Juranovic, Brozovic, Majer, Erlic, Baturina, Ivanusec, Pjaca, Vlasic, Marco Pasalic, Budimir
  • Indisponibili: nessuno
  • Squalificati: nessuno

Italia (4-1-4-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Darmian; Jorginho; Cambiaso, Cristante, Barella, Chiesa; Retegui

  • Allenatore: Spalletti
  • In panchina: Vicario, Meret, Mancini, Buongiorno, Gatti, Dimarco, Bellanova, Zaccagni, Frattesi, Fagioli, Scamacca, Pellegrini, El Shaarawy, Folorunsho
  • Indisponibili: nessuno
  • Squalificati: nessuno
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