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Europa in rialzo grazie al petrolio, a Milano debole Fca

A metà giornata viaggiano in territorio positivo i listini europei, trascinati dal petrolio che ha raggiunto i livelli di novembre 2015 – A Piazza Affari svettano Mediaset e le Popolari – In difficoltà la galassia Agnelli, soprattutto Fca dopo il giudizio negativo di Exane – Unicredit in rialzo sulle indiscrezioni di un cambio al vertice – Rcs ancora sopra il prezzo della contro-Opa.

Intorno a mezzogiorno il Ftse Mib, dopo un inizio sprint, guadagna circa mezzo punto percentuale: tra i migliori Mediaset ma anche le Popolari e Saipem, in una giornata che premia glie energetici sulla scia del rialzo del greggio, che oggi ha aperto con il Wti e il Brent ai massimi da novembre 2015 (entrambi vicini ai 50 dollari al barile).

Il petrolio ha vivacizzato la mattinata anche degli altri listini europei: Londra, Francoforte e Parigi sono tutte in territorio positivo, con guadagni analoghi a quelli di Piazza Affari.

Soffre invece la galassia Agnelli. Soprattutto Fca, che a fine mattinata è nettamente il peggior titolo del Ftse Mib, perdendo circa 3% in controtendenza con l’andamento del mercato. A preoccupare gli investitori il rischio frenata per il mercato dell’auto Usa, le poche chances – secondo il rapporto di Exane – di una fusione con altri gruppi e lo slittamento dei piani sui nuovi modelli. La casa d’investimento Exane ha dunque tagliato la raccomandazione a “underweight” (“ridurre l’esposizione”) indicando un obiettivo di prezzo a 5,4 euro. In territorio negativo, con perdite più limitate, anche Cnh Industrial, Exor e Ferrari.

E’ una giornata positiva, tendenzialmente, per le banche. Vanno forte le Popolari ma anche Mps +2%, Intesa Sanpaolo +1,8% e Unicredit +1,6% sotto i 3 euro per azione (dati aggiornati a poco prima di mezzogiorno). Sulla banca di piazza Gae Aulenti influiscono soprattutto le indiscrezioni sul riassetto al vertice: in base alle indiscrezioni di stampa si è tenuto lunedì un summit tra i vicepresidenti e i rappresentanti di alcuni dei principali azionisti per discutere un riassetto nel consiglio di amministrazione e per valutare anche un cambio della guardia alla guida operativa ora affidata a Federico Ghizzoni. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore sarebbe stato affidato al presidente Giuseppe Vita un mandato esplorativo per elaborre una soluzione da discutere entro l’estate. 

Rcs Mediagroup ancora sopra il prezzo dell’Opa lanciata da Investindustrial con alcuni soci: dopo il rally di ieri, durante il quale il titolo aveva guadagnato oltre il 16% in seguito alla notizia della contro-offerta (rispetto all’Ops di Urbano Cairo) a 0,70 euro per azione, stamattina il gruppo editoriale avanza ancora del 3,5% a 0,718 euro per azione.

Sul fronte macroeconomico, nel 2016 l’Istat prevede un aumento del Pil pari all’1,1% in termini reali, un tasso di crescita superiore a quello registrato nel 2015 (+0,8%). Il consolidamento dei progressi sul fronte occupazionale (+0,8% in termini di unità di lavoro) è previsto accompagnarsi ad una riduzione del tasso di disoccupazione, che è stimato attestarsi all’11,3%.

In calo lo spread Btp Bund sotto i 130 punti base. L’euro in leggerissimo rafforzamento sul dollaro statunitense: oggi vale 1.1326 dollari US.

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