Antonio Decaro è stato eletto presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo (Envi). È uno dei parlamentari europei italiani eletti ieri al vertice delle Commissioni dell’Ue. Quella presieduta da Decaro è tra gli organismi più ambiti e strategici, soprattutto nella nuova legislatura. Il tema principale su cui si misurerà la nuova Commissione di Ursula von der Leyen è l’aggiornamento del Green Deal con le sfide al cambiamento climatico. Decaro alle elezioni ha raccolto più di 500 mila voti e per lui il Pd aspettava un incarico di prestigio. È arrivato. Tra le elezioni nelle Commissioni anche quella di Pasquale Tridico ex presidente Inps, parlamentare del M5S, a presidente della Sottocommissione Questioni fiscali (Fisc).
La partita ambientale per l’esponente più votato del Pd è sintetizzata in queste parole: “Non dobbiamo perdere di vista il senso delle sfide straordinarie che siamo chiamati ad affrontare. Non c’è soltanto il futuro del nostro continente in gioco, ma anche un nuovo approccio globale alla risorsa pianeta”, ha detto Decaro. Il tema della transizione verde dovrà garantire, infatti, investimenti pubblici e stimolare quelli privati su larga scala per tenere insieme sviluppo e sostenibilità. L’ex sindaco di Bari è atteso a una prova molto alta che dovrà rendere inefficaci le critiche della destra alle strategie green e sciogliere dubbi sul passaggio a un’economia verde nei prossimi anni.
Europa, all’orizzonte partite decisive
Il ruolo delle Commissioni è centrale per le valutazioni di merito e la definizione delle norme. L’esame dei provvedimenti durano mesi prima di arrivare alle sedute plenarie. La sinistra ha l’occasione per tracciare davvero il nuovo percorso della transizione. Intanto Dario Nardella, altro esponente di spicco del Pd, è stato eletto coordinatore dei Socialisti europei nella commissione Agricoltura. Anche in questo caso si tratta di un ruolo decisivo per la politica agricola comune. I socialisti europei possono stabilire un equilibrio tra soldi agli agricoltori e limiti alle importazioni.La protesta dei trattori che ha fatto cambiare posizioni alla von der Leyen nella precedente legislatura non è stato un bel vedere. La destra in Francia e Germania ne ha approfittato per prendere voti nelle campagne. Per Tridico, esponente di un gruppo ondivago sulle scelte europee, sarà interessante capire se riprenderà la proposta di legge del suo partito del 2023 in Italia, sulla tassazione degli extraprofitti delle grandi società. È rischio che il professore calabrese potrebbe correre davanti ai colleghi europei, ma deve mettere molta determinazione, Conte e arditi premettendo. Staremo a vedere
Europa, ecco i nomi degli eletti
Impegnativo sarà anche il lavoro degli altri parlamentari eletti alle vicepresidenze. Questo l’elenco. Commissione per i bilanci (Budg) secondo vicepresidente: Giuseppe Lupo (Pd); Commissione per i trasporti e il turismo (Tran) quarto vicepresidente: Matteo Ricci (Pd); Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) terzo vicepresidente: Alessandro Zan (Pd); Commissione per il controllo dei bilanci (Cont) primo vicepresidente: Caterina Chinnici (FI); Commissione per le petizioni (Peti) quarto vicepresidente: Cristina Guarda (Avs); Commissione per gli affari esteri (Afet) terzo vicepresidente: Alberico Gambino (FdI); Sottocommissione per la sicurezza e la difesa terzo vicepresidente: Alberico Gambino (FdI); Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre) secondo vicepresidente: Elena Donazzan (FdI); terzo vicepresidente: Giorgio Gori (Pd); Commissione per lo sviluppo regionale (Regi) terzo vicepresidente: Francesco Ventola (FdI); Commissione per la pesca (Pesc) secondo vicepresidente: Giuseppe Milazzo (FdI); Commissione giuridica (Juri) secondo vicepresidente: Mario Mantovani (FdI).