Meno male che c’è il Presidente Sergio Mattarella e meno male che c’è l’ex premier ed ex Presidente della Bce, Mario Draghi, che non perdono occasione per svegliare la sonnolenta Europa e spingerla a guardare in faccia al generale cambiamento di orizzonte che l’arrivo dello tsunami Trump ha comportato per il mondo intero e per noi. Ma meno male che ci sono anche studiosi intelligenti e controcorrente, come il politologo bolognese Angelo Panebianco, che dalle colonne del Corriere della Sera non manca mai di spingere l’opinione pubblica ad aprire finalmente gli occhi su quello che sta capitando in questo sconvolgente inizio d’anno. “Adesso che l’incubo è diventato realtà, adesso che Trump e soci hanno mandato in pezzi i rapporti inter-atlantici e l’Europa si ritrova nuda alla meta, il pericolo più grave che corriamo – ha scritto Panebianco sul Corriere – è che le opinioni pubbliche di importanti Paesi europei cerchino di nascondere la testa sotto la sabbia e si rifiutino di guardare in faccia alla realtà”. E’ ora di aprire gli occhi e di capire che l’amministrazione Trump ha dell’Europa lo stesso disprezzo dello zar russo, Vladimir Putin. Ma è ora anche di capire che lo sconvolgimento generale dello scenario in cui eravamo abituati a vivere da decenni comporta rischi molto seri per la pace ma anche per il nostro benessere economico. Panebianco ha ragione da vendere: tocca ai leader europei trovare il modo di affrontare il nuovo mondo ma senza il sostegno delle opinioni pubbliche potranno fare poco.
Europa, di fronte allo tsunami Trump non nascondere la testa sotto la sabbia: i saggi consigli del politologo Panebianco
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