Il Meccanismo europeo di stabilità (Esm) inizia prendere forma: potrà acquistare i titoli di Stato dei Paesi dell’eurozona in difficoltà, contribuire alla ricapitalizzazione delle banche e concedere prestiti “precauzionali” ai Paesi che non sono nella necessità di un pacchetto di salvataggio. E’ quanto stabilito dalla riunione dell’Eurogruppo della notte scorsa, che ha dato appuntamento a marzo per quanto riguarda la decisione sulla dotazione finanziaria di cui l’Esm dovrà disporre per far fronte alla crisi.
“Rivedremo l’efficacia della soglia complessiva di prestito di 500 miliardi di euro a marzo”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, al termine della riunione. L’Esm – che affiancherà il Fondo europeo salva-Stati (Efsf) fino al 2013 – “potrà essere attivato con una decisione presa con una maggioranza dell’85% e non all’unanimità”, ha quindi aggiunto Junker. Si evitano quindi con questa formula pericolosi stop alle decisioni e quindi alla operatività del Meccanismo europeo di stabilità.
L’Eurogruppo ha quindi promosso l’Italia per le riforme messe in campo. Nel corso della sua conferenza stampa, Juncker ha sottolineato come tutti abbiano accolto “con grande favore le misure importanti’” varate dal governo Monti, soprattutto quelle prese in materia di liberalizzazioni. Sono provvedimenti, ha detto Junker, che ”serviranno a liberare il potenziale dell’economia italiana”.
