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Eurofidi, raccolta di equity per le Pmi

Il principale confidi italiano, Eurofidi, non si limiterà più a garantire il credito alle imprese socie (oltre 48mila a livello nazionale), ma affiancherà le Pmi nella raccolta di equity – Il progetto, che si articola su tre nuove linee, è stato illustrato dal direttore generale di Eurofidi, Andrea Giotti, durante il sesto convegno nazionale dei Confidi.

Eurofidi, raccolta di equity per le Pmi

“I Confidi non vivono una situazione soggettiva di difficoltà. E’ il sistema produttivo italiano nel suo complesso che sta vivendo una situazione particolare”. E’ quanto ha affermato il direttore generale di Eurofidi Andrea Giotti intervenendo a Firenze al 6° convegno nazionale dei Confidi. “L’attività dei Confidi in un’economia che cambia: obblighi di vigilanza, nuove aree di business, soluzioni organizzative e commerciali”.

“I Confidi, che normalmente supportano la parte più debole del sistema imprenditoriale – ha aggiunto -, stanno di conseguenza soffrendo. In questo contesto, Eurofidi vive in una posizione di relativa tranquillità dovuta ad alcune importanti scelte effettuate negli anni passati e che si stanno rivelando vincenti“.

Tra queste:
– un portafoglio di garanzie molto diversificato in termini sia territoriali sia settoriali;
– un massiccio ricorso a forme di mitigazione di rischio (ad oggi oltre il 70% dello stock di garanzie, che ammontano complessivamente a € 3,7 miliardi, è coperto da controgaranzie);
– un indice di solvibilità al 31/12/2011, ancora provvisorio, che è dell’11% (quasi il doppio di quanto imposto dalla Banca d’Italia).

Il direttore generale ha inoltre annunciato che Eurofidi nel 2012 effettuerà un riposizionamento strategico della propria attività: dopo oltre trent’anni dedicati a supportare le Pmi nell’ottenimento del credito, affiancherà le imprese anche nella raccolta di equity.

1. Uno dei fattori che limita lo sviluppo delle aziende è infatti la loro sottocapitalizzazione. Eurofidi si augura, perciò, di poter contribuire a ridurre questo limite. Il progetto si basa sull’ipotesi che nasca un flusso diretto di risorse tra i privati e le aziende, con Eurofidi che potrà garantire fino al 50% le eventuali minusvalenze che si manifesteranno da tali operazioni. Anziché garantire per il credito, in questi caso Eurofidi offrirà garanzie per gli aumenti di capitale sottoscritti da parte di persone fisiche o giuridiche. In questo modo, la capitalizzazione delle imprese potrebbe migliorare.

2. Altra linea di sviluppo che sarà attuata nel corso del 2012 sarà l’intervento diretto in tutte quelle operazioni poste in essere dalle Pmi che necessitino di forme diversificate di garanzia, quali forme di garanzia diretta fra un’azienda e l’altra. Si potranno sostituire, ad esempio, i depositi cauzionali a fronte di contratti di affitto degli immobili d’impresa con fideiussioni concesse da Eurofidi. Anche in questo caso, si tratterà di un intervento indirizzato verso un’operatività che tenderà a supportare la crescita delle Pmi, liberando gli impegni di liquidità e/o supportando le fasi del loro sviluppo sui mercati.

3. Rientra invece nel rafforzamento dei rapporti con le banche la terza linea, focalizzata a supportare l’erogazione di finanziamenti di minor importo da parte degli istituti di credito. In questo caso, Eurofidi supererà la logica di istruttoria sulla singola impresa per avvicinarsi a una logica di “portafoglio”, con indubbi vantaggi sia sui costi delle procedure sia sulla rapidità dei tempi di risposta.

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