Imprenditori e dirigenti italiani sono favorevoli all’integrazione fiscale in Europa. E lo sono addirittura con percentuali bulgare (86%). Promossi anche gli eurobond – stavolta però con il 54% dei consensi – anche se dovessero comportare una progressiva cessione di sovranità fiscale alle Autorità europee.
I dati emergono da un’indagine condotta tra il 2 e il 9 novembre dalla società di ricerca CE&Co, per conto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e del Forum Internazionale Economia e Società Aperta, fondato dall’Università Bocconi e dal Corriere della Sera sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
La ricerca ha interessato un centinaio fra imprenditori e dirigenti e un campione rappresentativo (1.151 intervistati) della popolazione italiana compresa fra i 18 e i 60 anni con accesso a internet da casa (stimata in 23,5 milioni di persone).
Alla presentazione dei dati, avvenuta oggi a Roma, erano presenti Emilio Dalmonte, per Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Carlo Altomonte, professore di Economia dell’Integrazione Europea all’Università Bocconi, Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, Guido Tabellini, rettore dell’Università Bocconi. E’ intervenuto anche Enzo Moavero Milanesi, ministro per gli Affari Europei.