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Eurobarometro: è la crisi la priorità per italiani, non l’uscita dall’euro

I dati dell’Eurobarometro – Governance e cooperazione tra gli Stati le altre aspettative – Le diseguaglianze ai danni delle donne – Moneta unita, per il 31% risultato positivo

Eurobarometro: è la crisi la priorità per italiani, non l’uscita dall’euro

L’Unione europea dovrebbe concentrarsi nella lotta alla crisi economica, in particolar modo sostenendo le aziende in difficolta’ e impegnandosi a creare posti di lavoro. E’ l’opinione prevalente sia in Italia, sia in Europa  sulle aspettative  dell’Unione europea.

Stando ai sondaggi raccolti dall’Eurobarometro la lotta alla crisi economica dovrebbe essere la prima priorita’ per l’Ue secondo il 59% del campione italiano, anche se la percentuale e’ in calo rispetto al 63% del maggio 2012. E’ uno dei dati chiave che emergono dal Rapporto sull’Italia dell’Eurobarometro- lo strumento che studia e misura i principali trend d’opinione pubblica nei Paesi UE e, ogni anno, elabora un rapporto nazionale-  presentato  a Roma dal vicepresidente della Commissione europea, responsabile dell’Industria e dell’Imprenditoria, Antonio Tajani.

Allo stesso modo, tra i cittadini dei 27 Paesi Ue, la priorita’ crisi e’ condivisa nel 49% dei casi a fronte del 51% registrato di recente. Si tratta di una tendenza prevalente nella maggior parte degli Stati membri, compresi quelli piu’ colpiti da recessione e disoccupazione. In Grecia, in Spagna e in Portogallo sono in calo coloro che considerano la lotta alla crisi come prima priorita’ dell’Ue. La governance europea e la cooperazione tra stati figurano al secondo posto nella lista di aspettative che i cittadini italiani ed europei nutrono verso l’Unione europea, con il 28% dei consensi in entrambi i campioni.

E in coincidenza con l’8 marzo l’Eurobarometro dal titolo “Donne e disuguaglianze di genere nel contesto della crisi”, commissionato dal Parlamento Europeo, mette a fuoco un altro aspetto: anche per quest’anno le donne hanno poco da festeggiare. Alla differenza salariale  (il problema piu’ consistente tra gli intervistati) si aggiungono le violenze sulle donne, indicate dal 34% dei cittadini, così come la difficoltà per il gentil sesso nel conciliare la vita privata e quella lavorativa. Proprio su stipendi ed equilibrio famiglia-lavoro la crisi ha avuto, secondo i cittadini comunitari, l’impatto più pesante. Per quasi uno su tre la situazione economica li ha particolarmente peggiorati.

Quanto all’euro, nei confronti del quale in Italia i grillini sembrano intenzionati a sollecitare un referendum per uscire dalla moneta unica,  solo l’1%  degli intervistati  ha detto di credere che l’addio debba essere una priorita’ dall’Unione europea, mentre il 31% la considera il risultato piu’ positivo raggiunto dall’Ue. Il dato e’ in crescita rispetto al 29% registrato a maggio. Anche nel campione dell’Eurozona, si legge nel dossier, il 32% riconosce all’euro di essere il principale risultato dell’Ue.

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