Euro ancora in salita, borse poco mosse. E’ il verdetto dei mercati all’indomani della decisione della Bce di confermare la prosecuzione del Qe rinviando ad ottobre l’esame delle modalità e dei Tempi della riduzione degli acquisti. Piazza Affari +0,3% viaggia in terreno positivo, indice Ftse Mib poco sopra quota 21.800. Andamento simile per Madrid, segno più anche per Francoforte 0,02%. Sotto la parità Parigi -0,2% e Londra -0,10%.
Prosegue, per il quinto giorno di fila, il calo del dollaro scivolato ai?livelli più basso dal gennaio 2015 a 1,2060. L’oro si è spinto in mattinata fino a 1.357 dollari, sul massimo delle ultime 52 settimane. Ora intorno a 1.350 dollari. Prosegue il rimbalzo del petrolio, il Brent è arrivato a 54,7 dollari il barile, malgrado l’incremento delle scorte settimanali Usa. Oltre agli effetti degli uragani sull’attività delle raffinerie, va ricordato che l’Arabia Saudita taglierà le vendite di greggio ai propri clienti nel mondo a ottobre di 350 mila barili al giorno. Eni -0,4%, Saipem -0,3%.
Si ferma la discesa dei rendimenti dei titoli governativi della zona euro. Il Btp risale a 1,975% da 1,91%. Lo spread si allarga a 166 punti base. La correzione è stata innescata dalla notizia di Reuters che nella riunione della Bce si è concordato sulla necessità di una riduzione degli stimoli da decidere con il più ampio consenso possibile. Fra le ipotesi ci sarebbero il taglio degli acquisti di asset a 40 o 20 miliardi di euro al mese dagli attuali 60 e un’estensione temporale degli acquisti di 6 o 9 mesi.
Sull’onda della notizia è aumentato il fermento nel settore bancario in vista di possibili cambiamenti in autunno della politica monetaria. Il comparto del credito è il migliore in Europa (Stoxx +0,8%). Unicredit guadagna? l’1,1%. Agosto con un +3% è stato il sesto mese consecutivo al rialzo per l’istituto. Positive anche Banco Bpm +1,3%, Bper Banca +0,7%, Intesa +0,7%. Generali +0,40%. Stamattina Deutsche Bank ha alzato il target price a 16,0 euro da 15,20 euro. Nel mese di luglio lo aveva già ritoccato da 14,30 euro precedente.
S’indebolisce in parallelo il settore Utility (-0,7%). Enel scende dello 0,2%, ieri ha segnato nuovi massimi dal 2008. Sul fronte dell’industria europea da segnalare nuovi movimenti nel mondo dell’auto. Brusco stop a Parigi per Psa -3,8%. Stamattina Exane Bnp Paribas ha tagliato la raccomandazione a Underperform, dal precedente Neutral. Nel report, il broker francese segnala che in Europa lo scenario di mercato è in peggioramento: la domanda di indebolisce e la concorrenza, nel segmento dei Suv, si fa più agguerrita.
In più ci sono le indiscrezioni di Le Monde sui gas di scarico: il quotidiano, basandosi sui risultati di un’indagine delle autorità giudiziarie francesi, afferma che su 2 milioni di autovetture a marchio Peugeot e Citroen, è installato un software in grado di alterare il valore degli ossidi di azoto nei gas di combustione. La società ha diffuso stamattina un comunicato nel quale nega le accuse. Sale invece Volkswagen + 0,5% dopo la notizia di voler procedere alla vendita di asset non-core che pesano fino al 20% dei suoi ricavi annuali. L’ad Thomas Mueller ha smentito anche l’ipotesi di una fusione con Fiat Chrysler +0,3%.
Rimbalza dopo la sbandata Ferrari +1,6%, dopo il -7% di ieri. Bene Exor +1,9%. Tra gli industriali brillano Leonardo +1,9% e Prysmian +0,7%. Avanza anche Stm +0,6%, che ha raggiunto i massimi dal 2006 grazie alla notizia che dal 18 settembre entrerà a fare parte del Cac40, l’indice principale della Borsa di Parigi, al posto di Nokia.
Da segnalare ancora: Telecom Italia invariata, frena Mediaset -0,5%. Nel lusso Ferragamo -1%. Tra le mid/small cap: Sabaf +2,1%, Sias +2,2%, Caleffi +2,3%. Nuovo rialzo per Juventus +2,5%.