La moneta unica continua a galleggiare sui minimi degli ultimi due anni. Giovedì pomeriggio il cross euro/dollaro è tornato al ribasso dopo aver in parte riguadagnato, dopo l’apertura dei mercati europei, il calo che ha portato l’euro a toccare i minimi degli ultimi due anni, a quota 1,2516.
Dopo il tracollo la moneta unica ha continuato ad apprezzarsi fino a tardo pomeriggio, quando in concomitanza con la chiusura delle borse ha registrato un nuovo crollo da quota 1,2582, oscillando per tutta la notte intorno a quota 1,2530.
I dati in leggero e sorprendente miglioramento sulla fiducia dei consumatori in Francia e Germania hanno permesso stamane un leggero sprint della moneta unica, ma saranno ancora una volta i rumors sulle trattative europee a governare l’umore dei mercati.
Nel pomeriggio, invece, a partire dalle ore 15.55 le notizie provenienti dagli Usa potrebbero – come già accaduto nei giorni scorsi – consolidare la tendenza ribassista del cross: si tratta dei dati dell’università del Michigan sulle attese di inflazione, sulla fiducia dei consumatori, oltre all’indice ECRI settimanale.
Secondo gli analisti è possibile un rapido deprezzamento del cambio in direzione 1,24 e successivamente 1,20, mentre in caso di rimbalzo sulla soglia attuale si potrebbe raggiungere 1,27/1,28
Si è invece apprezzato l’euro rispetto al franco svizzero, che dal livello 1,2010, orchestrato dalla Swiss National Bank, ha guadagnato in nottata fino a 1,2038, per poi riequilibrarsi intorno a quota 1,2020, segnando un temporaneo abbandono delle operazioni della Banca centrale atte a mantenere il “peg” della moneta d’oltralpe, necessario per difendere l’export svizzero.
Sul fronte euro/yen, la moneta europea ha sfondato la soglia psicologica intorno a quota 100, toccando un minimo a 99,37 per poi riprendersi in mattinata, a quota 100,03.
Sul cross euro/sterlina nei giorni scorsi, la divisa continentale ha perso il terreno guadagnato tra il 16 e il 21 maggio sotto la spinta dei dati che indicano una decisa tendenza deflazionistica in Gran Bretagna: la tensione sui mercati europei ha spinto nuovamente in basso il cross, che da quota 0,8094 è sceso, stamattina, in zona 0,80.