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Euro 2024: finalissima Spagna-Inghilterra. Meglio Yamal o meglio Bellingham? La sfida che vale l’Europeo e il Pallone d’oro

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Ne resterà soltanto una. Spagna e Inghilterra sono giunte all’atto finale di Euro 24, pronte a contendersi il titolo nella prestigiosa cornice dell’Olympiastadion di Berlino, con la consapevolezza che partecipare conta poco o nulla. Solo un successo, infatti, renderebbe l’evento degno di essere ricordato, perché se è vero che arrivare sin qui non è cosa da niente, lo è anche che una sconfitta farebbe davvero troppo male. Il discorso vale soprattutto per gli inglesi, ancora scottati da quanto accaduto a Wembley nel 2021 e, più in generale, a secco di vittorie da ben 58 anni, ma pure gli spagnoli vogliono interrompere un’astinenza che dura dal 2012.

Spagna – Inghilterra (Berlino ore 21, Rai Uno e Sky)

Tra “vuelve a casa” e “it’s coming home” c’è tutta la fiducia dei rispettivi popoli, seppur con le inevitabili differenze di due Paesi storicamente rivali, non solo nel calcio. Restando a questo, però, le Nazionali in questione non potrebbero essere più diverse, visto che la Spagna è arrivata a Berlino con un calcio spumeggiante, mentre l’Inghilterra si è aggrappata al talento individuale. Il percorso fa sì che la Roja sia favorita, anche se il “fattaccio” arbitrale contro la Germania (rigore evidente negato ai tedeschi nei supplementari) ci ricorda che pure lei ha visto le streghe, seppur per pochi secondi, i Tre Leoni invece hanno vissuto un Europeo in sordina, faticando praticamente sempre: nelle tre sfide del girone contro Serbia, Danimarca e Slovenia (una vittoria, due pareggi e due soli gol segnati), ma soprattutto nella fase a eliminazione diretta con Slovacchia (pareggio di Bellingham al 95’), Svizzera (ai rigori) e Olanda (gol decisivo di Watkins al 91’). Le finali però azzerano tutto, specialmente quando il talento si equivale, dunque è lecito considerare la Spagna avanti, ma solo di poco.

Yamal-Bellingham, che sfida! In palio Europeo e Pallone d’Oro?

Passiamo ora ai protagonisti più attesi, destinati a contendersi il titolo Europeo e, forse, anche il prossimo Pallone d’Oro. Vinicius permettendo (ma il brasiliano ha fallito la Copa America), infatti, sono loro i migliori giocatori di questa stagione, visto il flop di Mbappé (pure col Psg) e l’ormai crepuscolo di Ronaldo e Messi (che però si giocherà il titolo sudamericano contro la Colombia). Certo, Bellingham ha fatto molto di più ed è il naturale favorito per il premio di miglior giocatore del mondo, ma Yamal ha letteralmente stregato la platea con un Europeo scintillante e una vittoria (magari con gol) potrebbe cambiare il corso della storia. Di certo assisteremo a un confronto tutt’altro che casuale, tra due calciatori che faranno parlare critica e tifosi ancora per molto, moltissimo, tempo.

De La Fuente: “Pronti a lottare per la vittoria, ma dobbiamo imporre il nostro gioco”

“Siamo in un momento eccezionale, giocare una finale di un Europeo è uno dei più grandi obiettivi sportivi – il pensiero di De La Fuente -. Ai giocatori dirò di giocare con concentrazione, ma anche di divertirsi perché hanno lavorato molto ed è arrivato il momento di raccogliere i risultati del lavoro fatto. Nessuno ha regalato nulla a questi ragazzi, se lo sono conquistato loro: La memoria è fragile e ingiusta con quelli che giocano una finale, però chi le ha disputate non se lo dimentica mai. La nostra tendenza è evidente, con i nostri giocatori è difficile rinunciare a quello stile. Se non siamo al livello della Spagna, non avremo molte opportunità. È importante che la nostra identità e i nostri punti forza siano riconoscibili – ha aggiunto ribadendo il concetto -. Cercheremo di imporci giocando il nostro gioco. Siamo pronti a lottare per la vittoria”.

Southgate: “Per due anni ho pensato solo a come vincere questo Europeo”

“Emotivamente, sarebbe impossibile per me prendere una decisione logica in questo momento perché il mio unico obiettivo per due anni è stato vincere questo torneo – ha sottolineato Southgate -. Abbiamo un’opportunità favolosa per raggiungere l’obiettivo che abbiamo stabilito fin dal momento in cui abbiamo lasciato il Qatar un po’ prima di quanto avremmo voluto, le ultime cinque o sei settimane sono state delle vere e proprie montagne russe, quindi in realtà non so a che punto sono se non essere molto concentrato sulla preparazione della squadra per questa partita. Sono determinato a continuare a guidarli nel modo in cui ho fatto nell’ultimo mese, dobbiamo assicurarci di gestire bene le emozioni perché nelle partite importanti potresti non dover esibirti a un livello mai raggiunto prima. Il Paese si fermerà per vederci? Ne sono consapevole, ovviamente, ma non è quello a cui pensi quando entri in campo”.

Spagna – Inghilterra, le formazioni

De La Fuente ritrova Carvajal e Le Normand, assenti contro l’Olanda per squalifica, dunque potrà tornare al 4-2-3-1 tipo visto in tutto l’Europeo, ad eccezione dell’infortunato Pedri. Solo conferme anche per Southgate, pronto a ripartire dal consueto 3-4-2-1 con Bellingham e Foden alle spalle di Kane.

Spagna (4-2-3-1): Unai Simon; Carvajal, Le Normand, Laporte, Cucurella; Fabian Ruiz, Rodri; Yamal, Dani Olmo, Williams; Morata

In panchina: Raya, Remiro, Nacho, Vivian, Grimaldo, Zubimendi, Merino, Baena, Fermin Lopez, Joselu, Ferran Torres, Oyarzabal, Ayoze Perez

Allenatore: De La Fuente

Indisponibili: Pedri, Jesus Navas

Squalificati: nessuno

Inghilterra (3-4-2-1): Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Mainoo, Rice, Shaw; Bellingham, Foden; Kane

In panchina: Henderson, Ramsdale, Gordon, Trippier, Alexander-Arnold, Dunk, Gomez, Konsa, Gallagher, Wharton, Bowen, Eze, Palmer, Toney, Watkins

Allenatore: Southgate

Indisponibili: nessuno

Squalificati: nessuno

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