C’è qualche correlazione tra il campionato europeo e lo spread dei tassi d’interesse di un paese? Se uno lo pensasse, potrebbe trovare una correlazione negativa osservando che, dopo che l’Italia ha eliminato la Spagna, lo spread si è ridotto di circa 20 punti base per la Spagna ed è leggermente aumentato per l’Italia.
Forte di ciò, il nostro osservatore potrebbe predire che lunedì, ora che l’Italia è stata eliminata proprio dalla Germania, il nostro spread si ridurrà. E, magari, succederà davvero. Ma le cose non stanno così e questo sarebbe solo un buon esempio di un cattivo metodo. Infatti, il campionato europeo non c’entra un bel niente con lo spread. La caduta dello spread spagnolo è dovuta al fatto che il risultato delle elezioni di domenica 26 maggio è stato migliore del previsto per i mercati: per il mancato sfondamento di Podemos.
Analogamente, il probabile calo del nostro spread lunedì 4 luglio dovrebbe riflettere la consapevolezza che lo scudo dell’intervento pubblico a sostegno delle banche fino a 150 miliardi limiterà l’instabilità prevista dai mercati per l’Italia. Però anche le cattive teorie potrebbero aiutare a digerire una sconfitta ai rigori.