Eurizon asset management, società di risparmio gestito del gruppo Intesa Sanpaolo, ha pubblicato i conti dei primi nove mesi del 2017, che evidenziano un utile netto in rialzo del 25% a 362,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2016.
Il margine da commissioni raggiunge i 496,7 milioni, in crescita del 22% rispetto ai nove mesi dell’anno precedente. “Questi risultati sono imputabili, da una parte, a una raccolta che posiziona Eurizon ai vertici delle classifiche e, dall’altra, a elevati livelli di efficienza operativa”, sottolineano dalla società.
La raccolta da inizio anno supera i 15 miliardi di euro grazie principalmente al contributo dei fondi comuni, che posizionano Eurizon al primo posto in Italia per flussi netti nel periodo secondo i dati Assogestioni. Nell’ultimo trimestre i flussi maggiori sono confluiti sui fondi flessibili con quasi 2 miliardi di euro e sugli obbligazionari con 1,15 miliardi. Da inizio anno la raccolta di queste due tipologie di fondi è rispettivamente di 5,7 miliardi e di 6,8 miliardi di euro. Continuano a essere positivi anche i fondi bilanciati e gli azionari, mentre i deflussi sui fondi monetari da inizio anno si attestano a 1,9 miliardi di euro.
Prosegue anche il forte successo dei Pir (piani di risparmio agevolati fiscalmente), che dalla loro partenza hanno contribuito alla raccolta con 1,6 miliardi di euro, costituiti per circa 1,4 miliardi da fondi retail e per la parte restante da soluzioni per la clientela istituzionale. A fine settembre il patrimonio complessivo di Eurizon si attesta a 385 miliardi di euro, comprensivo dei 78 miliardi di euro di Penghua in Cina.