Eurizon, la società di gestione del risparmio di Intesa Sanpaolo, ha chiuso il primo semestre con un patrimonio che per la prima volta ha superato la soglia dei 300 miliardi di euro – a quota a 374,3 miliardi, comprensivo dei 74 miliardi di euro di Penghua in Cina – in crescita del 4% rispetto ai 290 miliardi di euro di fine 2016 e del 9% rispetto ai 276 miliardi del 30 giugno 2016.
L’utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) ha raggiunto quota 241,8 milioni di euro, in aumento del 32% su base annua. Il margine da commissioni si è attestato a 321,9 milioni, con una crescita del 23% rispetto al primo semestre dell’anno precedente.
I flussi netti da inizio anno a fine giugno sono positivi per 9,7 miliardi di euro grazie soprattutto al contributo dei fondi comuni che posizionano Eurizon al primo posto in Italia per raccolta nel periodo secondo i dati Assogestioni. Nel semestre gli afflussi si sono concentrati principalmente sui fondi obbligazionari con 5,5 miliardi e sui flessibili con 3,9 miliardi di euro. Positivi anche i fondi bilanciati e gli azionari, mentre i fondi monetari registrano flussi netti negativi per 1,3 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le partecipazioni europee, il patrimonio di Eurizon SLJ Capital LTD è pari a circa 8 miliardi di euro, tra mandati di gestione e servizi di advisory, mentre quello dell’HUB sui Paesi dell’Est Europa si conferma intorno ai 3,6 miliardi di euro, con una raccolta di 21 milioni di euro.
Da inizio anno a fine giugno sono stati lanciati 53 nuovi prodotti: 46 fondi di diritto italiano e 7 comparti lussemburghesi, destinati sia alla clientela istituzionale che al mondo retail.
Anche la gamma Pir si è ampliata affiancando ai tre fondi Eurizon Progetto Italia, con esposizione azionaria crescente (20%, 40%, 70%), la gamma Eurizon PIR Italia (nella quale risultano operativi un fondo bilanciato obbligazionario e un fondo azionario). A questi prodotti retail si aggiungono le soluzioni per i clienti istituzionali che rispondono alla normativa sui benefici fiscali.
Alla fine di giugno, nel complesso, i portafogli Pir di Eurizon raggiungono 1,2 miliardi di raccolta, costituiti per quasi 1 miliardo da fondi retail e per la parte restante da soluzioni per la clientela istituzionale.