Continua la discesa dell’Euribor. Il tasso a un mese è sceso allo 0,407% cedendo lo 0,25%, l’Euribor a tre mesi si è attestato a 0,737% in riduzione dello 0,54% segnando il nuovo record da giugno 2010. In calo anche il tasso a sei mesi e quello a un anno che si sono attestati rispettivamente all’1,033% e all’1,357%.
La parte a breve dell’Euribor non risente così delle tensioni sui timori del debito spagnolo e rimane ancorata al riferimento dei depositi marginali della Bce grazie al livello record di liquidità in eccesso nel sistema. In ogni caso gli operatori rilevano che siamo ancora lontani dal funzionamento normale del mercato ineterbancario. Secondo i dati raccolti da Bloomberg, le banche europee continuano a essere restie a prestarsi denaro fra loro con l’indice che misura la disponibilità degli istituti di credito a erogare prestiti fra loro che rimane sui minimi degli ultimi 8 mesi e mezzo a quota 40 punti. L’indice misura la differenza fra il tasso interbancario Euribor e l’Ois, lo swap di tasso d’interesse fisso contro l’overnight.
