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Etf sul Bitcoin, via libera dalla Sec: si potranno comprare in Borsa come le azioni. Ecco cosa cambia nel mondo delle cripto

Pixabay

Dopo un percorso disseminato di insidie e persino tentativi di hacking, il Bitcoin festeggia l’approvazione tanto agognata da parte della Securities and Exchange Commission (Sec) americana per il primo Exchange Traded Fund (Etf) su Bitcoin a Wall Street. Si apre così un nuovo capitolo dopo un decennio di resistenza della Consob americana alla negoziazione di fondi spot legati alla criptovaluta, ora considerato “oro digitale”.

“Le proposte sono in linea con le regole”, si legge nella nota della Sec in cu si osserva anche come rispettino le regole previste per “prevenire atti e pratiche fraudolente”. Tuttavia, il presidente della Consob americana, Gary Gensler, ha avvertito gli investitori di rimanere cauti, dichiarando di non aver “approvato né sostenuto Bitcoin” e che ci sono molti rischi associati alle criptovalute.

La Sec approva gli Etf sui Bitcoin: una decisione storica

Era il 2013 quando i gemelli visionari Tyler e Cameron Winklevoss presentarono la loro audace richiesta alla Sec, in un’epoca in cui il valore dell’asset digitale danzava intorno ai 120 dollari. Oggi, con il benestare addirittura di BlackRock, il colosso del management patrimoniale globale, il Bitcoin si attesta oltre i 45mila dollari (superando i 46mila con una capitalizzazione di oltre 1.000 miliardi di dollari dopo l’approvazione), alimentando la convinzione che la sua ascesa non conoscerà sosta. Anche se gran parte dell’entusiasmo attuale potrebbe essersi già riflesso nel prezzo, il che potrebbe limitare la possibilità di un rally esplosivo.

Sono 11 i fondi legati alla regina delle criptovalute che hanno pazientemente atteso il giudizio della Sec, tra cui spiccano nomi prestigiosi come BlackRock, VanEck, Invesco, Valkyrie, WisdomTree, Galaxy, Grayscale, ARK Invest e 21Shares. Il verdetto è finalmente giunto, seppur attraverso un percorso accidentato, specialmente dopo l’enigmatico annuncio di approvazione comparso sul profilo Twitter della Sec martedì sera, seguito da una smentita fulminea attribuita a un presunto attacco hacker e che ha causato perdite stimate in almeno 90 milioni di dollari per alcuni trader. Questo evento solleva interrogativi sulla sicurezza e la vulnerabilità delle informazioni finanziarie nelle piattaforme digitali.

Che cosa cambia ora per i Bitcoin?

Con questa approvazione, sia gli investitori istituzionali che quelli retail avranno ora la possibilità di immergersi nella dimensione del Bitcoin attraverso un Etf (fondo passivo che replica l’andamento del sottostante) liberandosi dall’onere di possederlo direttamente e avvalendosi delle protezioni offerte da questa struttura. Trattandosi di veicoli d’investimento regolamentati, offrono un livello di trasparenza e supervisione che potrebbe risultare assente in altre modalità di investimento.

In poche parole gli investitori potranno acquistare e vendere Bitcoin con la stessa facilità delle azioni e dei fondi comuni di investimento. Finora, gli investitori retail desiderosi di immergersi nel mondo delle valute digitali erano costretti a navigare gli scambi di criptovalute, affrontando commissioni di transazione onerose o a optare per prodotti che, in modo meno diretto, seguivano le sorti del Bitcoin. Con l’approvazione della Sec, i nuovi fondi, noti come Etf spot-Bitcoin, inizieranno ufficialmente le trattative giovedì 11, aprendo una nuova era di negoziazione diretta della criptovaluta stessa.

Tuttavia, è cruciale sottolineare che, nonostante l’imponenza di questo passo epocale, esso da solo non può tessere la trama di un futuro senza ostacoli per il Bitcoin. In seguito agli scandali che hanno scosso il settore, come il crollo dell’impero FTX di Sam Bankman-Fried, la nota cripto è ora chiamato a dimostrare la sua maturità e a superare le prove che l’attenderanno in futuro.

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