Una notizia attesa da tempo dai cultori del formaggio di qualità: è stata avviata la timbratura delle prime forme destinate al mercato di quest’anno del formaggio Estrema d’Alpeggio, icona casearia della Valle d’Aosta. Un prodotto che, con la sua storia e qualità, continua a incarnare il legame profondo tra la tradizione agricola montana e la passione per l’eccellenza.
Prodotto nei pascoli alpini ad altitudini comprese tra i 2.000 e i 2.700 metri sul livello del mare, Estrema d’Alpeggio nasce da latte crudo proveniente da bovine alimentate esclusivamente con erba di pascolo, senza alcuna integrazione. Grazie alla sua produzione in alta montagna, il formaggio è l’alimento caseario d’eccellenza più alto d’Europa. L’obiettivo non è solo la qualità, ma anche la salvaguardia dei pascoli di montagna e la sostenibilità del sistema agricolo e zootecnico valdostano, in linea con i principi di un’agricoltura che rispetta e tutela l’ambiente.
Estrema d’Alpeggio: tradizione e innovazione nel cuore delle Alpi
Il marchio di Estrema d’Alpeggio, gestito dall’Arpav (Associazione Regionale Proprietari d’Alpeggio Valle d’Aosta) e supportato dai fondi del Gal Valle d’Aosta, è il risultato di un lungo lavoro che ha preso il via nel 2016. La supervisione dell’Institut Agricole Régional della Valle d’Aosta ha permesso di sviluppare un prodotto che fonde sapientemente l’antica tradizione con le esigenze del mercato moderno. Il processo produttivo, che include la mungitura, la lavorazione del latte e la stagionatura, si distingue per la cura e la dedizione dei pastori, che seguono rigorosi protocolli per garantire la massima qualità.
Estrema d’Alpeggio, il formaggio che protegge i pascoli
Il vero segreto di Estrema d’Alpeggio sta nel suo ambiente di origine. I pascoli alpini, caratterizzati da un’aria pura e acqua cristallina, donano al latte un sapore unico, che si riflette in un formaggio dal gusto intenso, con note di dolcezza e morbidezza. L’alimentazione naturale delle bovine, che pascolano su tre razze autoctone valdostane – pezzata rossa, pezzata nera e castana – contribuisce a un sapore particolarmente ricco e distintivo, che ne fa un prodotto nutrizionalmente pregiato.
Sostenibilità e qualità: un formaggio che guarda al futuro
Oltre alla qualità organolettica, Estrema d’Alpeggio rappresenta un simbolo di sostenibilità. I pascoli alpini, chiamati “tsa”, sono tutelati grazie a pratiche di allevamento rispettose dell’ambiente. Gli allevatori sono selezionati per la loro capacità di seguire metodi di monticazione che non prevedono alcun tipo di integrazione alimentare, se non erba e acqua. Questo approccio non solo preserva la biodiversità, ma contribuisce anche alla sostenibilità ecologica ed economica della produzione, riducendo l’impatto ambientale.
Un prodotto d’alpeggio che conquista il mercato internazionale
Con questa nuova stagione, Estrema d’Alpeggio si presenta al mercato non solo come un formaggio di alta qualità, ma anche come un ambasciatore della tradizione valdostana, pronto ad affermarsi come icona gastronomica. Che sia gustato da solo, accompagnato da pane rustico, o utilizzato in preparazioni gourmet, questo formaggio d’alta montagna continua a celebrare l’autenticità e il lavoro degli allevatori, proponendo ai consumatori un viaggio sensoriale che porta nei luoghi incontaminati delle Alpi.