Sole, mare e ambiente protetto. Ai primi due ci pensa il vacanziero, al secondo ci pensi lo Stato. Vanno di moda, in queste giornate torride, sondaggi e ricerche sulle preferenze degli italiani per le vacanze. Il Paese non si è ancora fermato per la pausa estiva ma Altroconsumo ci informa che solo per una parte degli italiani la sostenibilità è un fattore di guida nella scelta del luogo del riposo estivo. La notizia non è per nulla esaltante a dispetto degli italici ipergreen. Anzi, solo il 27% dei connazionali cerca attivamente (?) soluzioni di turismo responsabile. Agli altri un ambiente pulito non fa molta impressione, forse perché vivono già in ambienti compromessi. E sarebbe una bella aggravante.
L’overtourism ci soffoca
Questi dati sono stati diffusi perché Altroconsumo ha lanciato la campagna “Impegnati a Cambiare” per rendere il mercato del relax meno invasivo sui territori e, manco a dirlo, più scrupoloso. Ora, se è vero che l’industria delle vacanze si è data molto da fare per essere più green, oltre che a la page, il giro economico quest’estate supera i 2 miliardi di euro. Tutte le angosce per il costo della vita, le bollette, la sanità al collasso, restano fuori dalla valigia quando si parte e si va a spendere soldi predestinati. Qui, però, come italiani scontiamo anche un altro fenomeno: l’overtourism. I comuni mortali sono storditi dalle troppe presenze, in alcune località strombazzate da media e tv. Commercianti, albergatori, ristoratori e ambulanti si fregano le mani. Ricerche più recenti stimano che il 70% dei turisti si concentra ormai sull’1% del territorio con le conseguenze che tutti possiamo immaginare. Nella stessa ricerca Altroconsumo rileva che il 31% degli italiani ha ben presente il problema e il doppio degli intervistati ritiene che quello che disturba sono i turisti maleducati. Italiani o stranieri? Vai a sapere.
L’Italia dopo anni difficili è tornata ad attirare stranieri e non ci rammarichiamo. Ma mettendo insieme i due dati più evidenti dell’indagine di Altroconsumo – ambiente e overtourism – di questo passo ci capiterà di non avere molte altre estati da godere. A meno che i sindaci non impongano tasse salate ai turisti, a prescindere dai loro comportamenti. L’unica cosa che provoca davvero le rivoluzioni.