L’estate 2020 è ancora tutto un mistero. Secondo un’indagine di italiani.coop e Robintur Travel Group, oltre 10milioni di italiani stanno pensando di rinunciare alle vacanze estive. Forse mascherine, disinfettanti ed eventuale passaporto sanitario non sono grandi incentivi, ma 7 su 10 hanno però voglia di partire. E anche chi ha deciso di farlo, spenderà il 20% in meno rispetto al 2019.
Ciò che risulta evidente è che sarà un’estate anni ’70: ben 9 su 10 hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze in Italia, muovendosi in auto, verso seconde case o abitazioni di familiari e amici.
In più, onde evitare possibili assembramenti, molti italiani, soprattutto giovani tra i 23 e 35 anni, progettano di riscoprire la natura e la montagna del Paese. Anche se la meta più gettonata rimane il mare, scelto dal 60% degli italiani presi a campione, con destinazione: Sardegna, Sicilia e Puglia sul podio, a seguire Toscana, Calabria.
Circa il 14% dei vacanzieri desidera partire per l’estero, soprattutto Spagna, Grecia, Egitto e resto d’Europa, mentre il 7% punta alle crociere in autunno. Chi desidera viaggiare oltre i confini nazionali, è disposto ad attendere ancora un pò per le meritato riposo.
E anche se la voglia di ripartire è tanta, l’emergenza epidemiologica segna una pesante battuta d’arresto per le vacanze estive degli italiani, in cui solo il 70% prevede di concedersi una pausa nei prossimi mesi, contro l’89% del 2019. Molti hanno anche deciso brevi soggiorni e vacanze più economiche, a fronte degli ultimi avvenimenti, nonostante i diversi incentivi promossi dal Governo per far tornare gli italiani a viaggiare.
I motivi per cui il 30% degli italiani ha deciso di rimandare le proprie vacanze, sono tanti ma legati alla pandemia: l’incertezza dovuta da regole poco chiare (il 78%), la paura di ammalarsi (il 77%), la necessità di risparmiare in previsione di una seconda ondata (il 77%), ma soprattutto le difficoltà economiche già insorte per il lockdown (il 70%).
Tuttavia, l’incertezza va a vantaggio delle agenzie di viaggio: dopo anni di fai-da-te e acquisti online, aumenta la quota degli italiani che pensano di prenotare nel 2020 attraverso le agenzie (il 31%, contro il 18% del 2019). Un dato confermato anche dall’osservatorio di Robintur, che detiene la più grande rete italiana di agenzie di viaggi di proprietà con le insegne Robintur e Viaggi Coop. Dal 1 giugno, oltre 6mila consumatori hanno incontrato o prenotato un appuntamento con gli agenti di viaggio Robintur.
La pandemia e la crisi economica non hanno però cancellato la voglia degli italiani di vacanze green o in sicurezza (strutture sanificate adeguatamente), per la quale sono disposti a spendere di più (rispettivamente l’81% e l’84%). Ma il lockdown si è fatto sentire, soprattutto sulle motivazioni che ci spingono a partire, dopo 80 giorni di chiusura, la quota di coloro che voglio stare in compagnia è passata dal 20% del 2019 al 44% del post-Covid.
“Gli italiani vogliono regalarsi un momento di relax dopo i mesi grigi di lockdown e quelli caldi di un autunno che si attendono difficile- ha dichiarato Albino Russo, Direttore Generale di Ancc-Coop – Faranno vacanze più brevi, più sobrie, ma 100% italiane, all’insegna della sicurezza e, quando possibile, della sostenibilità”.
Stefano Dall’Ara, Presidente di Robintur ha invece sottolineato come i consumatori siano disorientati dai tanti cambiamenti imposti dal Covid, a partire dagli trasporti fino alle disposizioni nazionali e locali per usufruire di strutture e servizi.
Infine, Claudio Passuti, Direttore Generale di Robintur, ha concluso che nonostante i volumi siano ancora molto bassi, l’andamento delle prenotazioni crescente è un segnale molto incoraggiante. Si spera in una ripresa di lungo raggio verso la fine del 2020, ma “sarebbe un successo tornare a regime entro la primavera dell’anno prossimo”.
Questi sono dati dell’indagine “Le vacanze post-Covid degli italiani”, realizzata a inizio giugno 2020 su un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 65 anni di età. Ciò che risulta evidente è che la pandemia e la conseguente crisi economica, hanno cambiato le carte in tavola, portando molti italiani a rimandare o modificare le proprie vacanze, cercando di adattarsi a questa “nuova normalità”.