Chi non vede l’ora, è il caso di dirlo, di provare i nuovi occhiali in grado anche di far sentire meglio, lanciati lo scorso luglio da EssilorLuxottica, potrebbe fare un salto il prossimo 9 gennaio al Consumer Electronics Show di Las Vegas, dove si potranno già provare. Per la vendita in Italia bisognerà attendere il prossimo anno, mentre già dopo l’estate saranno in vendita negli Usa come prodotti over the counter, ovvero senza la necessità di una prescrizione medica.
Le aspettative per il nuovo “occhiale che sente” sono altissime nel gruppo guidato da Francesco Milleri visto che si tratta di un mercato potenzialmente di oltre 1,6 miliardi di persone nel mondo.
Milleri: sarà un 2024 in forte espansione
Da quando il nuovo occhiale è stato lanciato, sono partiti i test nel laboratorio digitale di via Tortona 35 a Milano, il quartier generale in cui da tutto il mondo convergono esperti, volontari, grandi clienti e partner per misurare le performance del nuovo prodotto. “Abbiamo avviato un 2024 che ci vedrà in forte espansione in nuovi mercati. La base comune della crescita sarà rappresentata dalle nuove tecnologie digitali e dall’uso dell’intelligenza artificiale, alla base degli “occhiali che sentono” e della seconda generazione dei Ray-Ban Meta” ha detto Francesco Milleri presidente e ad del colosso italo-francese. “È solo l’inizio di una nuova avventura che porterà la rivoluzione di EssilorLuxottica in altri settori. Audiologia, wearable e sistemi avanzati di diagnostica sono solo alcune delle sfide”. La correzione della vista e dell’udito rappresenta “un nuovo salto verso il futuro, sottolinea ancora Milleri, ci ricorda inoltre l’unicità del gruppo che stiamo costruendo, che mentre realizza e rafforza la sua vocazione med-tech, esalta il gusto italiano per il lusso e l’artigianato uniti alla tecnologia francese delle nuove lenti. La strategia non cambia: essere i migliori in ogni campo, come ci ha insegnato Leonardo Del Vecchio“.
Tutto partì con l’acquisto dell’israeliana Nuance
Nel 2022 il gruppo aveva fatto un’acquisizione strategica: la startup israeliana Nuance, specializzata proprio negli apparecchi per l’udito. Da allora si è creata in Italia una squadra di 50 esperti dedicati — in un network che orizzontalmente tocca oltre un migliaio di persone del gruppo — per tessere la tela del progetto. Alla guida del team Super Audio è stato chiamato l’ex manager Amplifon Stefano Genco. Con lui, tecnici e ingegneri esperti di audio reclutati da big tech come Bose, Google o Apple, per integrare le migliori competenze audiologiche e digitali. Alle spalle c’è la rete di oltre 40 centri di ricerca nel mondo e investimenti in R&D per centinaia di milioni. “Trovare una risposta alle esigenze dei consumatori e farlo con soluzioni innovative è parte del nostro Dna” ha detto Milleri alla presentazione del progetto, “così come contribuire allo sviluppo dell’intero mercato dell’ottica, a beneficio di tutto il settore, è parte della nostra strategia”.
Un mercato potenziale di oltre 1,6 miliardi di persone nel mondo
Mentre in circa 300 negozi in Europa e in Italia Essilux testa a diretto contatto con i clienti la convergenza tra ottica e acustica, il team globale lavora per offrire soluzioni acustiche integrate negli occhiali per oltre 1,2 miliardi di consumatori con difetti lievi o moderati. È un mercato potenzialmente vasto, che copre l’80% delle persone con deficit acustici, che oggi sono nel mondo oltre 1,6 miliardi.
Al lavoro sono Italia, con la fabbrica di Agordo, Usa, Cina e Israele
C’è poi un triangolo industriale e di sviluppo che vede al centro l’Italia con la storica fabbrica di Agordo e si allunga a Israele, culla di Nuance e dalla sua innovazione, per arrivare da una parte agli Usa, la finestra del gruppo sul mondo delle tecnologie e del software, e dall’altra in Cina, a Dongguan, dove ha sede lo stabilimento EssilorLuxottica dedicato alla miniaturizzazione, uno snodo industriale anche per i Ray-Ban Meta.
E’ la tecnologia la chiave dei nuovi occhiali che integrano nel minuscolo spazio di una montatura microfoni, casse, chipset, batterie e algoritmi per la gestione del suono, senza sacrificare estetica o peso, in linea con le montature tradizionali. Per portare al pubblico i nuovi occhiali la multinazionale punta a collaborare con tutti gli operatori della distribuzione di apparecchi uditivi, a partire dai grandi del settore come Amplifon, Audionova o WS Audiology. L’obiettivo è creare nuove opportunità per quei consumatori con difetti lievi o moderati dell’udito che mai si affaccerebbero sul mercato degli apparecchi tradizionali ma che potrebbero apprezzare una soluzione più accessibile, semplice da usare, digitale e invisibile.