EssilorLuxottica in netto calo sulla Borsa di Parigi dopo la pubblicazione dei primi conti aggregati in seguito alla fusione avvenuto lo scorso ottobre. Le azioni hanno aperto in ribasso del 4,19% a 104,3 euro e proseguono la seduta in rosso del 5,15% a 103,2 euro.
Ricordiamo che lo scorso 5 marzo, Luxottica ha lasciato la Borsa di Milano. Passo obbligato dopo l’ops lanciata da Essilor che aveva registrato adesioni pari al 93,3%. A dicembre 2018 si è chiusa la seconda finestra con la quale è stata superata la soglia necessaria per il delisting, arrivando al 97,5%.
Singolarmente, nel 2018 Luxottica ha registrato ricavi consolidati di 8,9 miliardi di euro (+1,5% a cambi costanti e -2,8% a cambi correnti) e un utile netto su basi adjusted in ribasso del 2% a 951 milioni (+6,7% sopra il miliardo a cambi costanti”. “Nella seconda parte dell’anno le vendite hanno vantato un’accelerazione rispetto ai primi sei mesi dell’anno”, ricorda l’azienda in una nota che sottolinea anche che l’utile del 2017 beneficiava del Patent Box e dell’impatto della riforma fiscale americana.
Nel 2018 i margini si sono attestati sopra il 10%, mentre il free cash flow dell’azienda è stato pari a 923 milioni.
Per quanto riguarda Essilor invece il fatturato è pari a 7,459 miliardi (+4,6% su base omogenea) “contando anche la crescita del 5,7% nel quarto trimestre. Un risultato ben al di sopra dell’obiettivo iniziale di conseguire una crescita omogenea di circa il 4%”, si legge nella nota.
A livello aggregato, il gruppo EssiorLuxottica può contare su ricavi pro-forma in salita del 3,2% a cambi costanti a 16,16 miliardi (-1,2% a cambi correnti), mentre L’utile operativo pro forma adjusted è arrivato a quota 2,572 miliardi (+1,2% a cambi costanti), con un margine operativo stabile al 15,9%. L’utile netto pro forma adjusted è invece sceso dell’1,7% a 1,871 miliardi.
“Siamo orgogliosi di presentare i risultati combinati di Luxottica ed Essilor. Il contributo di Luxottica è significativo: le vendite nette, la redditività e il free cash flow mostrano una crescita positiva, escludendo l’effetto cambio”, ha affermato il presidente esecutivo di EssilorLuxottica, Leonardo Del Vecchio.
“Oggi – continua il manager – Luxottica è ben organizzata e stimolata per il suo futuro di EssilorLuxottica. Arriviamo al processo di integrazione nel miglior modo possibile”.
Il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo di 2,04 euro per azione.
Per il 2019 EssiloLuxottica prevede, a cambi costanti, un fatturato in crescita del 3,5-5%; un utile operativo adjusted in rialzo di 0,8-1,2 volte la crescita delle vendite; una crescita dell’utile netto adjusted pari a 1-1,5 volte quella delle vendite.
L’azienda italo-francese conferma anche che nei prossimi anni il gruppo registrerà sinergie nei ricavi e nei costi, previste nel range di 400-600 milioni come impatto ogni anno sull’utile operativo nell’arco dei prossimi 5 anni. Nel dettaglio si stimano sinergie dei ricavi attorno a 200-300 milioni, mentre le sindergie dai costi sono attese nel range di 220-300 milioni e deriveranno dall’ottimizzazione della supply chain oltre che dal risparmio dei costi per una maggiore razionalizzazione.