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EssilorLuxottica, il governo francese sale al 4% con un investimento da 600 milioni. Cosa succede ora?

Secondo indiscrezioni, il governo francese ha rafforzato la sua presenza nel colosso degli occhiali tramite la Caisse des Dépôts et Consignations che ha superato il 2% del capitale

EssilorLuxottica, il governo francese sale al 4% con un investimento da 600 milioni. Cosa succede ora?

EssilorLuxottica parla sempre più francese. Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, il governo francese avrebbe rafforzato la sua presenza nel gruppo con un investimento da 600 milioni di euro. Tramite la Caisse des Dépôts et Consignations (Cdc), istituzione francese omologo della Cdp italiana, ha annunciato di aver superato la soglia del 2% del capitale attraverso acquisti sul mercato. Il braccio finanziario dell’Eliseo ora detiene direttamente il 2,41% di Essilux, ma la percentuale per la Francia sale al 4% considerando l’aggregato Cdc-Bpifrance. Aggiungendo la quota dell’associazione Valoptec, la presenza francese sul capitale sale al 4,3%.

Questo rafforzamento dell’influenza francese nel libro societario di EssilorLuxottica – che nel frattempo si sta espandendo in Giappone tramite l’acquisto di Washin (retailer attivo in loco con circa 70 negozi diretti) – arriva in un momento strategico, proprio prima dell’assemblea annuale del gruppo. Con il 32,5% ancora saldamente nelle mani della Delfin della famiglia Del Vecchio, la Francia vuole far sentire la sua presenza nel board e nei vertici dell’azienda.

Essilux: la crescita dell’influenza francese con Bpifrance e Cdc

La strategia di investimento francese in EssilorLuxottica ha avuto inizio nel 2021, all’epoca della fusione tra Essilor e Luxottica. Bpifrance, la banca pubblica d’investimento, è entrata in gioco con una quota strategica tramite i fondi Lac1. Questo ha garantito a Bpifrance un posto nel consiglio di amministrazione, con José Gonzalo, direttore esecutivo, a rappresentare l’ente. Anche se i dettagli esatti sulla quota di Bpifrance non sono stati rivelati, si stima che fosse intorno al 2% del capitale.

Ma la Cdc, non è rimasta indietro. Dopo mesi di silenziosa accumulazione di azioni, la Caisse des Dépôts et Consignations ha annunciato di aver varcato la soglia del 2%, portando la sua quota al 2,41%. Questo significa che la Cassa, insieme a Cnp Assurances e Lbp Prévoyance, possiede ora oltre 10 milioni di azioni del colosso degli occhiali. Voci che trovano conferma nei documenti di registrazione dell’assemblea del 30 aprile, dove si è scoperto che la Cdc ha superato direttamente la soglia del 2% del capitale.

Una fetta francese sempre più grande

Ma non è finita qui. Anche alcune delle principali banche francesi, come Credit Agricole, Natixis, Bnp Paribas e Comgest, sono entrate in gioco con quote minori, portando l’interesse francese complessivo al 2,6% del capitale.

In un settore di importanza strategica come quello degli occhiali, l’Eliseo sta dimostrando di voler avere voce in capitolo. Con investimenti mirati e strategici, il paese sta rafforzando la sua presenza in una delle industrie più iconiche e influenti al mondo. E mentre l’assemblea per rinnovare il board e la dirigenza di Essilux si avvicina, tutto indica che la Francia sarà pronta a farsi sentire nel futuro del colosso degli occhiali.

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