Oltre alle partecipazioni in Supermarkets Italiani e in Villalta Partecipazioni, agli immobili e alle opere d’arte possedute, Bernardo Caprotti – il fondatore di Esselunga scomparso nelle scorse settimane – ha lasciato agli eredi circa 150 milioni di risparmi depositati in due conti titoli, presso Deutsche Bank e Credit Suisse, e in un conto corrente presso la stessa banca tedesca. E’ quanto confermano fonti a conoscenza della situazione.
Seguendo le indicazioni contenute nel testamento dell’imprenditore, metà di questo patrimonio in titoli e liquidità andrà alla segretaria storica di Caprotti, Germana Chiodi. L’altra metà, divisa in parti uguali, è stata destinata ai nipoti Tommaso, Margherita e Giovanni Caprotti (figli del primogenito del patron) e ad Andrea e Fabrizio Caprotti (figli del fratello minore Claudio). Alla ex segretaria, che Caprotti ricordò con particolare affetto nel testamento ringraziandola per ‘lo straordinario aiuto’ prestato nel corso degli anni, vanno dunque circa 75 milioni di euro.