ESORDIO RECORD PER IL NUOVO BTP ITALIA
I CONSUMI USA (E TOKYO) SPINGONO LE BORSE
Nel primo giorno di contrattazione il nuovo BTp Italia, arrivato alla terza emissione,ha raccolto sottoscrizioni per quasi 2,5 miliardi. Lo riferiscono alcuni operatori a Radiocor. In totale i contratti sottoscritti sono stati 40.930. Il nuovo BTp indicizzato scadenza ottobre 2016 ha anche superato al debutto le sottoscrizioni del primo BTp Italia emesso a marzo, che colleziono’ richieste per 1,56 miliardi nel primo giorno di collocamento e sottoscrizioni totali per 7,2 miliardi.
ASIA
I dati sui consumi Usa hanno galvanizzato i titoli più legati all’export come Samsung +2,1%. Tokyo sale dell’1,23%, Hong Kong segna +0,23%. In ripresa anche Shangai +0,6%. Dai minimi del 26 settembre le Borse cinesi hanno recuperato il 5,6%.
Si profila un sorpasso inatteso, quello del Giappone sulla Cina nella classifica dei primi finanziatori del debito Usa, che premia Tokyo nel giorno dello sbarco dell’ultimo samurai negli States. Secondo gli ultimi dati Pechino controlla titoli di Stato Usa per 1.115 miliardi di dollari (-0,2%) mentre il Giappone sale a 1.112 miliardi (+5,6%).
Intanto Masayoshi Son, proprietario di Softbank, figlio di immigrati coreani, perciò ai margini della Tokyo imperiale (nonostante si diletti ad onorare i riti dei samurai) ha effettuato lo sbarco più impegnativo di un’azienda giapponese dagli anni Ottanta (o, addirittura, dai tempi di Pearl Harbour): l’acquisto del 70% di Sprint Nextel, il terzo gestore tlc Usa, per 20,1 miliardi di dollari. Se l’operazione avrà successo, secondo The Economist Masayoshi sarà il “mister wireless” più importante del pianeta.
AMERICA
A fine seduta Dow Jones +0,72% , Standard & Poor’s 500 + 0,81%. Il Nasdaq segna +0,66%.
Anche Wall Street si accinge ad accomodarsi davanti alla tv per assistere al bigmatch di stasera quando incroceranno i guantoni virtuali il presidente Barack Obama e lo sfidante Mitt Romney.
Intanto i risultati incoraggianti di Citigroup e dalle vendite al dettaglio superiori alle stime a settembre hanno bilanciato il cattivo andamento delle commodities: petrolio debole con il Wti a 90,1 dollari al barile (-1,7%); oro a 1.732 dollari l’oncia (-1,2%), argento -2,3% sui minimi da metà settembre. Platino -1,6%. Male anche le materie prime agricole: mais -1,4%, Soia -1,9%. .
Microsoft +0,3% ha annunciato che il dispositivo digitale Xbox Music, che rivaleggia con il servizio iTunes di Apple e con il Cloud Player di Amazon, sarà disponibile da giovedì per le nuove consolle Xbox.
EUROPA
Giornata positiva per le Borse europee con rialzi diffusi su tutti i settori, in particolare banche (+1,1%) e assicurazioni (+0,9%). Francoforte +0,4%, Parigi +0,97%, Londra +0,2%.
Il ministro delle Finanze svedese Anders Borg prevede che “probabilmente” la Grecia lascerà l’euro entro sei mesi. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaueble gli tronca la parola: “Non credo che i sarà una bancarotta di Stato ad Atene”.
I mercati credono a Berlino: il rendimento del decennale greco scende al 17,4%, ai minimi dall’agosto 2011 per uno spread a quota 1.563 (ieri -63 pb), minimo dal marzo scorso. A luglio i rispettivi valori erano al 27% e a 2.560 punti base.
Il prossimo vertice Ue nasce dunque sotto buoni auspici, anche se a Bruxelles si parlerà soprattutto di unione bancaria, poco di Grecia. Nulla o quasi di Spagna.
Lo spread decennale Btp/Bund tedesco si contrae a 347 punti base (-5 pb) per un rendimento del Btp 10 anni al 4,94%. Più dimesso il movimento dello spread spagnolo che sale di 5 pb a 418, rendimento Bonos 10 anni al 5,65%.
ITALIA
A Milano l’indice FtseMib è salito dello 0,5%
Tre storie in evidenza.
Mediaset (+3,3%) sull’ipotesi di una joint venture Premium-Al Jazeera.
Impregilo (+1,9%). Il cda di oggi è chiamato a decidere sulla vendita del 19% di Ecorodoavias.
Finmeccanica (+1,5%): la Cdp ha annunciato la nascita di una cordata italiana per acquistare una quota di minoranza di Ansaldo Energia, società che Finmeccanica vuole vendere e per la quale ha ricevuto un’offerta da Siemens. Intanto cresce il pressing sul presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi. A detta del suo avvocato, Ennio Amodio, il manager non intende dimettersi “a meno che non sia il governo a chiedergli di fare un passo indietro”. Ma finora, sottolinea il legale che assiste Orsi nell’inchiesta per le presunte tangenti per la vendita di 12 elicotteri AgustaWestland in India “non c’è alcuna avvisaglia che il governo voglia dimissionarlo”.
Tra gli altri temi: buon rialzo di Eni +1,2% che ha annunciato la conclusione della vendita del 30% di Snam +0,9% alla Cassa depositi e prestiti. Per gli analisti il cane a sei zampe può ora cancellare lo sconto holding.
Debole Fiat Industrial -0,3% dopo che i consiglieri indipendenti della controllata Cnh hanno respinto la proposta di fusione.
Stamane saranno diffusi dati sulle immatricolazioni d’auto in Europa. “A settembre il mercato registra ancora una flessione del 11%”, ha detto a Reuters Pierluigi Bellini, di Global Insight. Il gruppo Fiat (ieri -1% ) va peggio del mercato e vede un calo del 19,6% su base annua, ha aggiunto Bellini. La quota di mercato europeo del gruppo italiano si è attestata lo scorso mese al 5,7%, dal 6,3% che aveva nel settembre 2011. Il quadro recessivo si fa ormai sentire pesantemente anche sul mercato tedesco, “che a settembre sconta un calo del 11%, dopo le flessioni del 5% a luglio e agosto, nonostante gli sconti sui listini e il forte utilizzo delle vendite a Km zero”, ha sottolineato Bellini.
In evidenza le banche: Unicredit + 0,8%, Intesa +0,08%, Mediobanca +1,2%, Banco Popolare +0,7%, MontePaschi +1,8%.
Generali ha guadagnato l’1,2% sostenuta dalla promozione del broker americano Keefe, Bruyette Woods (Kbw) che ha alzato il giudizio a market perform da underperform. Ne ha approfittato anche il risparmio gestito, Azimut +1,6% Netto ribasso di Camfin – 4,1%. In una nota, la prima comunicazione ufficiale dall’inizio dello scontro con Marco Tronchetti Provera, Vittorio Malacalza accusa che “la proposta di un aumento di capitale Camfin ‘e’ stata volutamente ignorata dal consiglio di Camfin che il 10 agosto ha ritenuto di non doverla discutere o commentare”. Secondo Malacalza l’aumento di capitale “era oggetto di uno specifico impegno di Camfin nei confronti delle banche finanziatrici” ed era sostenuto da una ‘higly confident letter’ di Ubs e da un impegno di Malacalza Investimenti (che ha il 12% di Camfin e il 31% di Gpi) a sottoscrivere la propria quota, a finanziare la sottoscrizione da parte di Gruppo Partecipazioni Industriali e a sottoscrivere l’eventuale inoptato.
Marcolin ha perso il 12% dopo l’annuncio che il fondo di private equity Pai rileverà il 78,39% del capitale da alcuni azionisti e lancerà un’Opa sul resto del capitale a 4,25 euro: il prezzo è inferiore alla chiusura di venerdì scorso (4,78 euro).