Esodati, forse ci siamo. Dai relatori arriva un nuovo emendamento alla legge stabilità. Per risolvere il problema di chi, a causa della riforma Fornero, rischia di ritrovarsi senza stipendio né pensioni, è prevista la deindicizzazione delle pensioni più alte, a partire da quelle sei volte superiori al minimo (3.000/3.500 euro). La proposta di modifica dei relatori è stata presentata in commissione Bilancio alla Camera e la copertura è stata certificata dalla Ragioneria dello Stato.
“Il governo è soddisfatto – ha detto il sottosegretario al Lavoro, Michele Martone -. È un importante passo avanti per destinare tutte le risorse a disposizione per risolvere i casi specifici. Se queste risorse non fossero sufficienti, scatterà la deindicizzazione delle pensioni sei volte superiori alla media”.
In prima battuta si prevede di utilizzare gli eventuali risparmi dei 9 miliardi già stanziati per risolvere il problema degli esodati, con una sorta di “autocopertura”. Gli eventuali risparmi arriverebbero – secondo le ultime stime – da politiche attive per la reintroduzione sul posto di lavoro. Solo nel caso in cui i risparmi non bastassero si ricorrerebbe alla deindicizzazione delle pensioni più ricche.
Cambia, inoltre, la platea dei lavoratori per i quali scattano le nuove tutele per gli esodati. Dal nuovo emendamento dei relatori scompare il riferimento ai lavoratori licenziati prima del 2011 per il fallimento della propria società. Al loro posto c’è invece la categoria di chi è entrato in mobilità entro il 4 dicembre 2011.