E Meccanismo sia. I rappresentanti dell’Unione europea e degli Stati dell’Eurozona hanno firmato il nuovo trattato sul fondo salva-Stati permanente, lo European Stability Mechanism (Esm). Il fondo sarà utilizzato per il salvataggio dei paesi in difficoltà sui mercati e sostituirà, a partire dal prossimo luglio – con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto inizialmente -, l’attuale fondo temporaneo salva-Stati, noto come Efsf (European Financial Stability Fund).
Lo ha ufficializzato ieri sera il presidente dell’Ue, Herman Van Rompuy dichiarando che il fondo avrà risorse iniziali per 500 miliardi di euro, grazie a 700 miliardi di capitale sottoscritto dai 17 Stati della zona euro. Ma, ha aggiunto, “rivaluteremo l’adeguatezza delle risorse di Efsf e Esm” nei primi giorni di marzo, quando è in agenda il vertice dei capi di Stato e di Governo Ue.
Il fondo salva-Stati permanente “contribuirà a ripristinare la fiducia e ad assicurare la solidarietà e la stabilità finanziaria nell’Eurozona”, ha dichiarato Van Rompuy. Come staibilito nel Patto di bilancio siglato lunedì a Bruxelles, il ricorso all’Esm sarà condizionato, a partire dal primo marzo 2013, alla ratifica del “Fiscal compact” da parte dello Stato membro della zona euro che chiede di farne uso.
Questo meccanismo anticrisi permanente dovrebbe riuscire a fare uscire la zona euro dalla crisi del debito. E un grande aiuto potrebbe venire da oriente. Ieri, a seguito dell’incontro la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier cinese Wen Jiabao ha dichiarato che la Cina sta ipotizzando “una partecipazione rafforzata tra l’Efsf e l’Esm per risolvere la crisi dei debiti europea”.