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Ericsson, utili in crescita del 30% nel 2021: frena la Cina

Ritorno all’utile per il gruppo svedese delle telecomunicazioni che chiude il 2021 a 23 miliardi di corone svedesi – Trainato dalla vendita delle apparecchiature 5G a livello globale che hanno compensato il calo sul mercato cinese

Ericsson, utili in crescita del 30% nel 2021: frena la Cina

Risultati al di sopra delle stime per Ericsson. La multinazionale svedese delle apparecchiature per le telecomunicazioni ha annunciato un balzo del 30% dell’utile netto nel 2021, a 23 miliardi di corone (circa 2,2 miliardi di euro), per un fatturato stabile a 232,3 miliardi (+2%). Il gruppo ha segnato un quarto trimestre ben al di sopra delle aspettative in cui ha più che compensato le sue difficoltà in Cina, con un utile netto in aumento del 41% a 10,1 miliardi di corone e vendite in aumento del 3% a 71,3 miliardi di corone svedesi.

Dopo la battuta d’arresto nel mercato cinese nel 2021 – attribuita alle ripercussioni del divieto annunciato a fine 2020 di Huawei nella costruzione della rete 5G in Svezia – la società tlc sconta ancora le conseguenze della guerra commerciale tra Pechino e Washington. In Cina, le vendite di Ericsson sono diminuite di 7,7 miliardi di corone lo scorso anno, ovvero quasi 3 punti di fatturato globale, da quanto confermato dal gruppo. Ma Ericsson è riuscita a compensare questo calo con le vendite in Nord America, Europa e America Latina nonché dalla crescita nei Servizi Digitali in Medio Oriente e Africa.

Per quanto riguarda il 2022, il gruppo svedese intende raggiungere i suoi obiettivi di redditività a lungo termine prima del previsto e si aspetta che i “fondamentali rimarranno solidi” nel suo core business delle reti di telecomunicazioni mobili 4G e 5G.

“La nostra strategia di investire nel progresso tecnologico e di aumentare la quota di mercato nel nostro core business ha sostenuto una solida performance finanziaria nel 2021 e ha assicurato un buon quarto trimestre per Ericsson in generale”, ha commentato il ceo del gruppo, Borje Ekholm.

Infine, la società svedese ha confermato il suo obiettivo di margine operativo del 12-14% per il 2022 (escludendo il segmento legato all’americana Vonage acquistata a novembre). Ma con il diverso mix di attività rispetto a quando l’azienda ha fissato l’obiettivo nel 2018, questo diventa meno rilevante, e l’attenzione è quindi ora quella di accelerare il passo verso il raggiungimento del suo obiettivo a lungo termine del margine Ebita del 15-18%. Dopo aver consegnato un margine del 14,6% nel 2021, la sua ambizione è di raggiungere l’obiettivo a lungo termine entro due/tre anni

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