Il Cda di Erg ha approvato al semestrale 2018, che registra un MOL consolidato adjusted a 277 milioni di euro, contro i 258 milioni nel 1° semestre 2017, e un risultato netto di gruppo adjusted pari 76 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto ai 72 milioni nel 1° semestre 2017.Luca Bettonte, Amministratore Delegato di Erg, ha commentato: “Risultati migliori rispetto al 2017 sia nel secondo trimestre che nel semestre. La forte complementarietà delle diverse fonti di energia, l’azione dell’energy management, la crescita nel Solare in Italia e nel Wind in Europa, ci consentono di ottenere risultati in costante crescita. Nel semestre gli effetti negativi derivanti dalla perdita d’incentivi su 145 MW Eolici in Italia tra il 1 Luglio 2017 e il 30 Giugno 2018, i maggiori oneri per sbilanciamenti e la contrazione dei prezzi dei Titoli di Efficienza Energetica, sono stati più che compensati dal contributo dei nuovi asset nel Solare in Italia con 90 MW e nell’Eolico all’estero, in particolare in Francia dove supereremo i 300 MW installati entro fine anno. In questi primi sei mesi i prezzi dell’energia elettrica hanno solo parzialmente recepito l’aumento del costo del gas naturale e della CO2, con conseguente contrazione del clean spark spread nel Termoelettrico; al contempo la grande disponibilità idraulica ha consentito al Nucleo di Terni di raggiungere livelli di contribuzione estremamente elevati. Partendo da questi risultati ed alla luce del positivo scenario dei prezzi dell’energia dei prossimi sei mesi, rivediamo al rialzo la guidance di fine anno, con un Margine Operativo Lordo compreso fra i 490 e i 500 milioni di Euro, rispetto alla precedente stima di 475 milioni di Euro. Gli investimenti si attesteranno in un intervallo fra i 520 ed i 540 milioni di Euro, rispetto ai precedenti 500 milioni di Euro, in considerazione dei recenti sviluppi di ERG nel solare con la costituzione di ERG Q Solar1 finalizzata al consolidamento del settore in Italia, oltre che della recente acquisizione di un progetto eolico autorizzato in Scozia per 79 MW. Principalmente per effetto dei maggiori investimenti si prevede a fine anno un indebitamento netto di circa 1.350 milioni di Euro, rispetto ai precedenti 1.300 milioni di Euro.”