Il pressing del premier Matteo Renzi su Equitalia sta aumentando. Dopo i risultati delle elezioni amministrative, infatti, Renzi vuole accelerare sulla chiusura della società incaricata della riscossione dei tributi. L’obiettivo iniziale era di non farla arrivare fino al 2018, ma adesso il premier vorrebbe superarla entro la fine del 2016.
L’abolizione di Equitalia, per Renzi, sarebbe anche un modo di sottrarre un’arma di propaganda ai grillini, che hanno fatto della chiusura dell’odiata società di riscossione un loro grande cavallo di battaglia.
Ma, aldilà delle necessità politiche, il percorso che porta alla chiusura di Equitalia non sembra semplicissimo, anche perchè l’attività di riscossione, che ha portato nelle casse dello Stato, continuerebbe ugualmente, sotto un diverso nome. Una delle possibilità è quella di reintegrarla all’interno dell’Agenzia delle Entrate, per un cambiamento leggero e solo formale.
Un’altra ipotesi è quella di trasferirne le competenze all’interno del ministero dell’Economia. In questo caso, però, gli 8mila dipendenti di Equitalia dovrebbero essere trasformati in dipendenti pubblici o abbandonati al loro destino, due strade che rischierebbero di essere a loro volta piuttosto impopolari.