Equitalia chiude i battenti con una riscossione da record. Dopo aver superato due anni fa quota 8 miliardi di euro, nel 2016 la società ha fatto segnare un nuovo primato storico con oltre 8,7 miliardi. L’incremento rispetto al 2015 è del 6,17 percento, pari a 509 milioni di euro.
Su questi numeri “ha inciso la riforma messa in campo lo scorso anno – precisa Equitalia nel comunicato – che ha portato da tre a una sola società di riscossione, a un nuovo rapporto con i contribuenti e alla digitalizzazione dei servizi, oltre a una maggiore produttività delle strutture della società”.
A trainare il saldo positivo ancora una volta è il Centro-Nord (dalla Toscana alla Valle d’Aosta) che fa segnare oltre 4,8 miliardi di euro, mentre nelle regioni del Centro-Sud (Umbria e Lazio comprese) la riscossione sfiora i 3,9 miliardi di euro.
A beneficiare di questo risultato è innanzitutto l’Agenzia delle Entrate, per la quale sono stati riscossi 4,66 miliardi di euro, 414,6 milioni di euro in più rispetto al 2015 (+ 9,75%).
Positivo anche il saldo della riscossione di Equitalia per conto di Inps, che nel 2016 ha sfiorato i 2,5 miliardi (+5,5%), 124 milioni di euro in più rispetto al 2015.
In leggera flessione il dato relativo ai Comuni, per i quali sono stati riscossi 530 milioni di euro, 20 in meno rispetto al 2015. Il conto per l’Inail, invece, ammonta a 117 milioni nel 2016 (+4,7%).
Al primo posto tra le regioni c’è la Lombardia con 1,84 miliardi di euro (+0,2%), seguita dal Lazio con 1,28 miliardi (+8,8%) e dalla Campania con 875 milioni (+5,6%).
Per Equitalia il bilancio 2016 sarà probabilmente l’ultimo vestito da Spa. A luglio prossimo si potrebbe completare il percorso di riforma avviato tre anni fa con la trasformazione dell’agente pubblico in nella nuova “Agenzia delle entrate – Riscossione”.