Debito in calo a settembre 2011 per il secondo mese consecutivo. Ad annunciarlo è la Banca d’Italia. Una diminuzione nominale assai moderata, di 15,8 miliardi, che porta il valore totale del deficit a 1883,7 miliardi. La diminuzione nominale riflette il decumulo delle attività del Tesoro presso la Banca d’Italia (-29%) controbilanciato dal fabbisogno registrato in questo mese.
Per quanto riguarda le entrate fiscali, la Banca d’Italia ha riscontrato un aumento dell’1,6% nei primi nove mesi dell’anno raggiungendo quota 281,893 miliardi. Il fabbisogno dello stato non ha subito sostanziali variazioni nell’ultimo anno, diminuendo di 5,2 miliardi, se si esclude la quota dell’Italia dei prestiti erogati dall’Efsf.
Il fabbisogno è meno gravoso in virtù degli aumenti fiscali (Iva e accise), controbilanciati dalla crescita della spesa per gli interessi. Il fabbisogno amministrativo si è attestato a 63,7 miliardi, in lievissimo calo rispetto a quello registrato a settembre 2010.