Da quando l’anno scorso è stato costretto a lasciare Palazzo Chigi, l’ex premier Enrico Letta, ha evitato le luci della ribalta e si è ritagliato un ruolo di studioso, di conferenziere e di osservatore della scena politica europea ed internazionale.
Lunedì Letta tornerà però in campo con una Lectio Magistralis a Roma alla Sioi, l’organizzazione no prfit che forma i futuri diplomatici, (Piazza San Marco 51, h.12) su un tema che lo ha sempre interessato: “Il ruolo dell’Italia e la sua capacità attrattiva degli investimenti nello scenario mediterraneo e nei rapporti con la Russia”. Un tema di grande attualità sia in ragione delle complesse problematiche che attualmente percorrono il Mediterraneo e la Russia sia per effetto della svalutazione dell’euro alimentata dalla Bce e del crollo del prezzo del petrolio che possono aprire nuovi scenari.
La prudenza di Enrico Letta è nota ma l’attenzione del pubblico sarà rivolta a cogliere anche i suoi giudizi politici su come si sta comportando l’Italia a guida Renzi nella difficile opera di calamita di nuovi investimenti esteri.
La conferenza di Letta sarà introdotta dal presidente della Sioi ed ex ministro degli Esteri, Franco Frattini