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Eni: via libera Uk per il trasporto della CO2. Prende forma il progetto HyNet North West

Eni

Il Regno Unito ha inserito la marcia per la decarbonizzazione. Il Paese”rappresenta una destinazione attrattiva per gli investimenti di Eni, proprio nell’ambito della decarbonizzazione” dice Claudio Descalzi Ceo di Eni. La società ha appena ricevuto l’autorizzazione dal Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero (DESNZ) a costruire e avviare la riconversione dell’infrastruttura per il trasporto di CO2 del progetto HyNet North West.

L’autorizzazione per trasportare la CO2 è il primo esempio di progetto infrastrutturale transfrontaliero di tra Inghilterra e Galles. Il via libera conclude un iter durato 18 mesi. Ora è arrivato in forma di Development Consent Order (DCO), uno strumento molto strategico.

“Accogliamo con favore l’impegno del Governo britannico di promuovere e sviluppare i progetti innovativi di cui abbiamo bisogno per affrontare il cambiamento climatico, soprattutto nei settori con emissioni hard-to-abate” ha spiegato Descalzi. La cattura delle emissioni avrà un ruolo cruciale nell’affrontare la sfida ambientale. Saranno eliminate “in modo sicuro le emissioni di CO2 provenienti da industrie che attualmente non dispongono di soluzioni altrettanto efficienti ed efficaci”. Il governo ha preso una decisione che è un passo avanti nella creazione di un nuovo settore industriale nel Paese”. E l’Eni ? ” L’Eni consolida il ruolo di primo piano che svolge per la decarbonizzazione delle attività industriali proprie, e di terzi, a un costo competitivo e con un rapido time to market” ha aggiunto il CEO.

I programmi

A fine gennaio Eni ha completato l’acquisizione di Neptune Energy, operazione che rafforza la sua posizione garantendole l’accesso ad altre tre licenze di stoccaggio per una capacità totale di circa 1GT nel Regno Unito. Il sistema è in crescita in diversi paesi laddove si tratta di rendere utile elementi dannosi per la salute e l’ambiente.

Con l’ultima autorizzazione verranno realizzate condotte nuove e riutilizzate infrastrutture già esistenti, per trasportare l’anidride carbonica dagli impianti di cattura nel Nord-Ovest dell’Inghilterra e del Galles del Nord, verso i giacimenti di gas naturale. I giacimenti vuoti sono le infrastrutture più adatte a rinchiudere tutto il catturato. Le ipotesi sono state studiate da anni ed Eni ha l’esperienza dei pozzi di gas ormai vuoti. L’anidride carbonica verrà stoccata in modo sicuro e permanente. Il progetto HyNet, avrà alla fine avrà una capacità di 4,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno nella prima fase, per poi raggiungere 10 milioni di tonnellate.

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Categories: Economia e Imprese