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Eni vende al fondo Kkr il 25% del capitale di Enilive per 2,938 miliardi. Descalzi: “Passo avanti importante nella nostra strategia”

L’operazione tra Eni e Kkr avverrà in due step: prima aumento di capitale riservato e poi acquisto diretto di azioni. La cifra valuta la società 11,7 miliardi di euro

Eni vende al fondo Kkr il 25% del capitale di Enilive per 2,938 miliardi. Descalzi: “Passo avanti importante nella nostra strategia”

Eni ha venduto al fondo Kkr il 25% del capitale sociale di Enilive, la società che si occupa delle attività di mobilità sostenibile e biocarburanti. L’accordo rappresenta uno sviluppo significativo del modello satellitare di Eni, grazie al quale la società compie un’ulteriore passo avanti “nella nostra strategia di business legata alla transizione energetica”, afferma  l’amministratore delegato Claudio Descalzi. 

Eni cede a Kkr il 25% di Enilive per 2,938 miliardi

Kkr aveva manifestato interesse nei confronti di Enilive all’inizio dell’estate e a luglio 2024 le due società avevano siglato accordo temporaneo di esclusiva. In base a quanto previsto dall’intesa annunciata oggi, Kkr pagherà 2,938 miliardi per il 25% del capitale di Enilive. La cifra sarà corrisposta in due step: il primo è la sottoscrizione di un aumento di capitale in Enilive riservato a Kkr pari a 500 milioni di euro. Il secondo è l’acquisto da parte di Kkr di azioni Enilive da Eni a fronte del pagamento di 2,438 miliardi di euro, corrispondente ad una valutazione post-money pari a 11,75 miliardi di euro in termini di equity value per il 100% del capitale sociale di Enilive.

L’accordo stabilisce inoltre che, prima del completamento dell’operazione, Eni effettuerà un aumento di capitale pari a 500 milioni di euro per azzerare la posizione finanziaria netta.

“L’operazione unisce la capacità di Eni di sviluppare business energetici a elevata crescita con l’esperienza di Kkr in qualità di investitore di lungo termine con un solido track record nei settori dell’energia e delle infrastrutture, contribuendo ulteriormente alla crescita di Enilive”, fa sapere Eni attraverso una nota. L’investimento, inoltre, ottimizza la struttura del capitale di Eni, riducendone la posizione finanziaria netta e mantenendo in capo a Eni il consolidamento e il controllo di Enilive. 

Eni e la valorizzazione del modello satellitare

L’operazione rappresenta uno sviluppo significativo del modello satellitare di Eni, che si pone l’obiettivo “di creare le condizioni per una crescita indipendente dei business a elevato potenziale, garantendo l’accesso a nuovi bacini di capitale strategico e dando evidenza del loro effettivo valore di mercato”, sottolinea ancora Eni. 

L’Ad Descalzi: “Nuovo e importante passo avanti nella nostra strategia”

“Questo accordo rappresenta un nuovo e importante passo avanti nella nostra strategia di business legata alla transizione energetica, ha commentato l’amministratore delegato Claudio Descalzi, evidenziando che “Enilive, insieme a Plenitude, è fondamentale per il nostro impegno nel fornire soluzioni energetiche decarbonizzate e ridurre progressivamente le emissioni generate dall’uso finale dei nostri prodotti: entrambe le società hanno incontrato un grande interesse da parte di partner internazionali di primo piano e conseguito valutazioni di mercato importanti, e questo significa che c’è apprezzamento per come stiamo affrontando la transizione energetica”. 

Secondo il Ceo, per affrontare la transizione la “strada giusta” passa attraverso la creazione “dei business low o zero carbon che rispondano a una domanda reale ed esistente di prodotti energetici e crescano in modo autonomo, in ragione del successo dei loro modelli e dei loro prodotti. Con il supporto di Kkr, Enilive è nelle condizioni di valorizzare i propri ambiziosi piani di crescita e proseguirà nell’offerta di soluzioni reali e scalabili, legate alla transizione energetica”, ha concluso Descalzi.

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