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Eni, utili boom: +42% nel primo trimestre

Volano i conti di Eni nel primo trimestre. Il gigante italiano degli idrocarburi ha chiuso i conti del periodo gennaio-marzo con utili netti in crescita del 42% su base annua, a 3,62 miliardi di euro. L’utile operativo adjusted è arrivato a 6,45 miliardi (+27%) e l’un utile netto adjusted a 2,48 miliardi (+13%). Sulla scia di questi risultati, stamane il titolo in Borsa di Eni è in controtendenza rispetto al Ftse Mib (-1%), guadagnando circa mezzo punto. 

Gli investimenti tecnici sono stati pari a 2,87 miliardi e hanno riguardato principalmente lo sviluppo di giacimenti di idrocarburi, l’upgrading della flotta dei mezzi navali di costruzione e perforazione di Saipem, e delle infrastrutture di trasporto del gas. Il flusso di cassa netto da attività operativa di 4,19 miliardi ha consentito di coprire i fabbisogni connessi agli investimenti tecnici e finanziari, riducendo l’indebitamento finanziario netto di 0,61 miliardi rispetto a fine 2011 (a 27,43 miliardi).

“Nel primo trimestre 2012 Eni ha ottenuto risultati eccellenti – ha commentato l’amministratore delagto del gruppo, Paolo Scaroni – grazie alla ripresa produttiva in Libia e all’incremento del prezzo del petrolio, nonostante un mercato difficile per Gas & Power, Refining & Marketing e Chimica”. 

“Abbiamo concluso positivamente la rinegoziazione dei contratti con Gazprom. L’attività esplorativa ha continuato a produrre ottimi risultati – ha aggiunto Scaroni – con altre importanti scoperte in Mozambico e nuovi successi nel Mare di Barents. Sono molto soddisfatto del recente accordo con Rosneft che marcherà la nostra attività di esplorazione per molti anni rafforzando le nostre prospettive di crescita a lungo termine”.

Nello stesso periodo la produzione di idrocarburi per il gruppo Eni è stata di 1,674 milioni di barili di olio equivalente al giorno, con una lieve flessione rispetto al primo trimestre 2011 (-10 mila boe/giorno, pari allo 0,6%). Al netto dell’effetto prezzo, la produzione evidenzia una leggera crescita (+0,2% rispetto al primo trimestre 2011), sostenuta dalla ripresa delle attività in Libia e dagli avvii o dall’entrata a regime di nuovi giacimenti in Australia, Egitto ed Usa. Le vendite di gas (30,61 miliardi di metri cubi) hanno registrato invece una flessione (-5,3%) rispetto al primo trimestre 2011.

Quanto alle previsioni, Eni parla di un “outlook 2012 caratterizzato dai segnali di rallentamento della ripresa economica mondiale, in particolare nell’area euro, e dalla volatilità dei mercati. I prezzi del petrolio resteranno sostenuti dalla robustezza della domanda proveniente da Cina e altre economie emergenti e dai rischi geopolitici, in parte attenuati dal progressivo rientro della produzione libica”.

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Categories: Finanza e Mercati